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Ancora inutili atti amministrativi avulsi da un progetto complessivo che a tutt'oggi non c'è

sabato 21 luglio 2018
di Renato Piscini
Ancora inutili atti amministrativi avulsi da un progetto complessivo che a tutt'oggi non c'è

Si è proceduto si procede per step: iniziative e aggiustamenti, inserimenti in bandi vari, ivi compreso il fatidico risanamento di bilancio (adombrando nuove assunzioni ma a che pro!) ma sempre in assenza di una visione e di un progetto complessivo di città...turistica? - industriale? - agricola? - universitaria? questo è il vero interrogativo! A cui non si è voluto dare e non si è data risposta. Da qui parte il problema, allora inutile fare un bando: per il Palazzo dei Congressi, iniziative su Ceramica e Palazzo del Gusto, partecipazioni a bandi PSR, fare voti per soluzione Caserma Piave, Biblioteca si o no, Libreria etc se non si decide a che città vogliamo aspirare e immaginare!

Da qui la decisione se insistere su Centro Studi, su Mancinelli , su Musei della ceramica ,su Palazzo Congressi, su Caserma altrimenti saremo sempre un pò di tutto e niente. Si potrebbe obbiettare ma ci sono ! d’accordo se però sono d’intralcio o vanificati! Certamente rimangono punti fermi come Sanità, Sociale, Amministrazione nella sua macchina operativa ma per il resto si deve fare una scelta di tipo universale – specifico tendente ad attrarre flussi e investimenti.

Come in tutti i settori ci si deve specializzare nella risposta e nella acquisizione di dati al fine di renderli omogenei ad una azione amministrativa che da le dritte in sintonia ad una classe imprenditoriale che saprà finalmente su cosa scommettere per se e la comunità.
Da qui la dura analisi-critica in città di chi conduce la macchina e degli addetti ai lavori (assessori-dirigenti) che traspare sempre più tra la gente assetata di sicurezze e soluzioni per il futuro ma non certo ne sono esclusi i partiti tutti che permangono in uno stato di limbo come presi da sindromi di anemia di idee e azioni.

La difficoltà storica della economia nel suo insieme non deve giustificare tale immobilismo di idee e di azioni anche politiche, finanche di diversa natura e linearità: non dimentichiamo che la città ha avuto benefici nel passato da azioni trasversali di gruppi politici e persone allora divergenti per idee e posizioni ma che per il bene di una città si sono integrati e sinergicamente hanno determinato uno sviluppo per la città, individuando una strategia e un percorso.

Oggi è l’ora per una proposta simile!!! Con chi e per chi ha coraggio e vuole mettersi in gioco non ci sono preclusioni !!! maggioranze minoranze dentro e fuori i partiti! Certo i percorsi possono essere diversi ma nessuno può esimersi dall’individuare una scelta definitiva su come si vuole che questa città diventi!!! Allora fermiamo un attimo le menti e le azioni e riaffidarsi ad una solerte mediazione politico –culturale abbandonando aspirazioni personali e sicurezze basate su sabbie mobili.

Certamente riallineando i profili di coloro che dovranno definire la soluzione e poi gestirla avendo ben preso atto e verificato la inadeguatezza di azioni e persone, dandoci tutti la colpa per una superficialità e disattenzione politico-istituzionale passata. Compromesso o terza via come la vogliamo chiamare ….ma è cosi importante !! forse competenza! Comunque basta ambiguità.