opinioni

Di un cerbiatto

mercoledì 18 luglio 2018
di Fausto Cerulli
Di un cerbiatto

Ho sognato angeli dolenti per una giovane morte,
ché a loro spettava custodirlo. e in qualche cielo
si fece improvviso il silenzio, ed un cerbiatto
incontrato per caso era l’anima di lui, del morto giovane.
Dopo venne, tragico,il dopo, il sempre,
il mai del ricordare abbracci avvolgenti, il suono profezia
di un sassofono sfasciato sulla strada che condusse alla morte,
spietata,quasi oscena nel suo essere senza rimedio.
Ora non è giusto ricordare, è quasi cancellare un nostro
senso di colpa, per essere ancora vivi, noi inutili,
e lui sorpreso di essere morto.