opinioni

Naviglio pavese

mercoledì 20 giugno 2018
di Fausto Cerulli
Naviglio pavese

Io mi ricordo spesso di quando
abitavo a Milano, zona Navigli
ed ero molto povero nella maniera
ricca che si usava allora. Tempi
come di guerra, barricate fatte
di grida, cortei che non avevano
arrivo e non avevano partenza.
Le sere erano sere veramente,
si cominciava a bere alla balera
dell’alzaia pavese, poi la notte
sembrava non dovesse avere
fine. Andavamo a dormire
incrociando operai. Loro
erano allenati a vivere
anche per noi.
Margherita, a quel tempo,
era viva di vita, piangeva
pianti da asciugare
con una carezza sorriso.
Io mi ricordo spesso
di non dimenticare
Margherita.