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Sorvegliato speciale

mercoledì 18 aprile 2018
di Fausto Cerulli
Sorvegliato speciale

Sorvegliato speciale, io,
non essendo affidabile
la mia smania di essere
il solo ad essere malato
nell’anima. Adesso
si rincorrono le nuvole,
odio gli sprazzi di sereno,
vorrei che il cielo fosse
pieno di angeli tristi.
O di fiori che profumano
di glicine...Hanno paura
dei poeti, loro, e dunque
incarcerano i sogni.
Poi viene il verso
definitivo a liberare
sogni e fantasie.
E allora freme
il glicine, e chiama
alla festa le magnolie
e le timide rose.