opinioni

Coppole

mercoledì 21 marzo 2018
di Fausto Cerulli
Coppole

Era tempo di coppole, morti si rincorrevano
nella tenera terra di Sicilia, Portella delle Ginestre
era un ricordo di quando i politici corrotti ordinavano
stragi. Da allora le coppole avevano cambiato stile:
erano loro a dare ordini in cambio di un pugno
di voti insanguinati. Poi fu fiume che travalicò
le sponde sicule e invase un paese volutamente
disattento, distratto da un miracolo economico
inventato per i pochi, a scapito di molti. ora
la mafia ha cambiato abito e il suo marciume
adesso sporca colletti bianchi, sudici colletti
di potere immondo. Ma noi non vogliamo
sapere che la mafia siamo noi,che tolleriamo
il dilagare di questo fiume torbido, noi
che ci inchiniamo al potere, che è davvero
altare consacrato ad ogni mafia. Non bastano
le giornate della memoria, inventate da noi
per lavarci la coscienza un giorno ogni anno,
e il resto è silenzio, noi siamo tutti
complici, omertosi. Dunque osanna alla mafia,
ad ogni mafia. Noi siamo tutti omertosi.