opinioni

L'anticonferenza dei perdenti

sabato 17 marzo 2018
di Massimo Gnagnarini
L'anticonferenza dei perdenti

Si può raccontare una città in tanti modi, dipende dall’obiettivo che la comunicazione scelta intende  pe rseguire.Si può promuovere o si può denigrare. Si può fare marketing o campagna elettorale infinita. Sono scelte.Il centrodestra orvietano evocando con la sua ennesima conferenza una “Orvieto distrutta” ha scelto!

Ha scelto la menzogna rovesciando il concetto del tanto meglio in un tanto peggio arrivando fino ad affermare che se Orvieto oggi ha risanato i suoi debiti ed è uscita dai vincoli e dalle penalizzazioni del Pre-Dissesto, in cui gli stessi l’avevano fatta cadere, è un male. Una colpa dell’amministrazione Germani.

Qui occorre, ed è semplice, confutare come priva di qualunque fondamento la tesi cavalcata dai rappresentanti dell'opposizione circa la creazione di presunti “tesoretti” perseguiti per favorire questo storico risultato. In realtà il successo dell’azzeramento del deficit è figlio di un complesso di politiche attive di bilancio incentrate su nuove entrate strutturali e straordinarie rinvenienti da un maggior recupero dell’evasione tributaria.

Politiche messe in campo perseguendo, nel contempo e coraggiosamente, anche la strada delle opportunità giuscontabili che, primi in Italia, siamo stati capaci di cogliere e di utilizzare a favore dei nostri conti pubblici come il ricorso vinto presso la Corte dei Conti sta a dimostrare.
La fandonia di aver limitato i servizi ai cittadini per congelare risorse, nonché quella di aver provocato ad hoc forti avanzi di gestione è smentita dal raffronto degli avanzi e dei disavanzi createsi nel corso degli anni e certificati dai bilanci consuntivi dell’Ente.

2011 € 1.254.543 (Concina)

2012 € 1.727.580 (Concina)

2013 € 1.494.088 (Concina)

2014 € 1.037.217 (Germani)

2015 -€ 922.000 (Germani)

Come è evidente gli avanzi di gestione maggiori sono in capo al periodo che coincide proprio con la passata consigliatura ovvero al periodo di governo svolto dall'attuale opposizione di centrodestra.Già nel 2014, primo esercizio in capo all’attua le amministrazione, si è realizzato un significativo contenimento dell’avanzo di gestione ovvero una migliore capacità di tradurre in reali impegni di spesa gli stanziamenti preventivati in bilancio.

Ma al di là delle spiegazioni tecniche che i “nostri” ignorano un po' strumentalmente e un po' per ignoranza della materia resta sconfortante come una compagine di centrodestra che ha già governato Orvieto fallendo ogni obiettivo e poi sonoramente bocciata dagli orvietani solo quattro anni fa, si adoperi adesso senza alcuna ricetta alternativa e senza alcuna visione futura della città per distruggere l’immagine e il buon nome della nostra città. Città la cui immagine e buon nome non rappresentano solo un punto di onore ma corrispondono esattamente ai maggiori strumenti di produzione della nostra economia cittadina basata sull’accoglienza turistica.

Non conta che per anni a Orvieto non ha funzionato niente, che su 10 impianti di mobilità ne funzionavano due, che per pagare indebitamente 1,5 Mln di euro in più al personale comunale e ai dirigenti si siano svenduti pezzi di patrimonio pubblico, che non si siano pagati gli impegni finanziari con TeMa scaricandoli su chi ha amministrato parimenti alle quote associative verso la Comunità Montana ed altri Enti partecipati dal Comune.

Quel che conta è rivincere le elezioni, tornare a gestire quel che non si era riusciti ad aggiustare prima e che altri sono riusciti a fare. Non importa se questa agenda politica dell’opposizione sia priva di qualunque idea o proposta innovativa. Per il momento la parola d’ordine è mandiamo a casa chi c’è poi si vedrà. E se le idee mancano e le proposte mancano copiamo quelle espresse dal PD ovvero dai nostri stessi avversari e rilanciamole contro essi stessi. Auguri.