opinioni

Al piano Rita Marcotulli

giovedì 15 marzo 2018
di Fausto Cerulli
Al piano Rita Marcotulli

Lei suonava il pianoforte sfiorando
i tasti come fossero i capelli
dell’amato, accordi e disaccordi,
le note molto note, note da sempre.
Poi sorrideva a qualcuno che era
assente al suo concerto. Allora
picchiava i tasti quasi con rabbia
come volesse frantumarli.
Il pianoforte, allora, suonava
senza che qualcun essere umano
posasse la sua mano su
quel bianco e nero di tasti.
Lei si sapeva bella ed era
avara di sorrisi, aveva sempre
accanto un si bemolle, e lei
cercava un no, bemolle
o non bemolle.
Conosciuta per puro o impuro
caso, quando il caso è Dio
che vuol restare anonimo.