Anziani, ultimo appello!

Oggi era una splendida giornata di sole, mi sono ritagliato un po' del tempo a disposizione per fare "un giro dalle mie parti" intendo dire nella zona di San Giovanni che si trova nel quartiere medioevale. Nella piazza, solo un anziano che si godeva il calore del sole vicino ad un muro, così che i raggi fossero ancora più caldi. Mi sono avvicinato e dopo un incrocio di sguardi ,mi sono permesso di salutarlo e iniziare con lui un chiacchiericcio, in un primo momento sulla bella giornata, ma subito dopo sulla vita che trascorre inesorabile per tutti

Lui, sereno mi ha confessato di aver compiuto 91 anni e che ormai non aveva più interesse a vivere, anche se contornato ancora degli affetti di una figlia e di due nipoti, mi ha raccontato delle sue difficoltà a vivere con una piccola pensione e che ormai, non aveva più amici scomparsi da tempo. Durante la conversazione ha confessato di non avere stimoli, la televisione non lo interessava più e per leggere ha dei seri problemi alla vista, trascorre i giorni assorto nei suoi pensieri e ricordi di una gioventù trascorsa e delle mille difficoltà incontrate per trovare il lavoro necessario a mantenere la sua famigliola.

Ha fatto da sempre il manovale raccontandomi che le occasioni di lavoro in edilizia non erano sempre disponibili. In dieci minuti mi si sono aperte delle nuove finestre che non avevo mai osato aprire, quelle della solitudine alla quale siamo tutti condannati, ma soprattutto quando alla fine della tua vita non riesci nemmeno a compiere più gli atti quotidiani. E allora parliamone ,o la vita ritrovata è tale, oppure meglio cento volte meglio, staccare la spina.