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Un raggio di luna

domenica 19 novembre 2017
di Fausto Cerulli
Un raggio di luna

Lo zucchero filato, le bambole lenci, il cavallo
che non sapeva dondolare, il nonno che faceva
collezione di disamori, lo sgomento del mio
primo amore, quel ponte sul ruscello, e la paura
che un diavolo portasse via questa mia anima
non cristiana, se avessi mai varcato
quel ponte senza una donna spudorata
vestita di quel nulla che rivela tutto
e poi gli ottoni, i portoni dischiusi, i baci
lingua a lingua, gli amplessi disperati,
la donna che si spoglia solamente
sotto un raggio di luna, la fortuna
di annegare nel vino i non voluti
pensieri, ed ieri come oggi, oggi
come domani se sarà un domani.
E qualcuno rantolava chiedendo
scusa alla morte che gli stava
accanto come un’amante ansiosa.
Io mi regalo soltanto una domanda:
l’orgasmo è un’agonia?