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Nell'anniversario della morte di Eleonora Duse

venerdì 21 aprile 2017
di Fausto Cerulli
Nell'anniversario della morte di Eleonora Duse

Ti vedo, esile e immensa, sotto la pioggia gelata
di un’America ostile, mentre aspetti di recitare
la tua morte, lontana da tutto, da tutti,
e fingi di stare male, tossisci poesia,
sei la bambina che faceva finta
di fingersi donna, sei la donna sempre
bambina, imbronciata quando dovevi
essere lieta, innamorata in silenzio
nei tuoi silenti strazi di attrice
stanca di recitare una parte, magica
nel tuo tremore, bella come una donna
non bella, sensuale come solo una donna
sa essere, ché sembra nuda, ed è
vestita di nero, sempre pronta
a morire. Ti vedo su un palco
appannato dalla tua nebbia, parole
scandite, e quel piangere prima
del pianto di dopo, per essere
tu la finzione del vero, immensa
finzione che molto assomiglia
ad un vero.