opinioni

Boscaglia

lunedì 27 marzo 2017
di Fausto Cerulli
Boscaglia

Eri sola, in un anfratto boscoso, ferito da qualche freccia di sole,
e in mano avevi un rosario fatto di ossa, resti osceni
di qualche amore proibito, pregavi, forse chiedevi perdono
per un peccato che non avevi commesso se non in sogno.
Avevi una gonna rossa,rossa di un rosso crudele.
Il tuo corpo segnato di brividi, il tuo volto segnato di lagrime
ardenti. Ho pregato, pregato con te,
perché arrivasse il peccato a darci il piacere che avrebbe
redento l’anima nostra senza peccato.
Accarezzai le tue gote per asciugarti le lagrime,
tu sorridesti al peccato futuro.