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Un sapiente serpente

sabato 18 marzo 2017
di Fausto Cerulli
Un sapiente serpente

Ho visto un serpente, ho respinto un tesoro,
veleggiando di porto in porto, marinaio
morto affogato ma vivo se il mare diventa
tempesta. Sono cresciuto nel sonno,
ho perso di mano il timone, ho visto
una donna impiccata senza perdono.
Aveva peccato, peccato molto, adultera
delicata. Incontrata sulla via domiziana
tra puttane e travestiti, impiccata
da un prete bigotta. E prima a me
aveva detto che ero elegante,
galante, e che non voleva
che la pagassi, cercava solo
piacere per dare piacere.
Ora giace tra i sassi e gli sterpi,
tesoro e serpente.