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Ciao Antonio. Arrivederci all'ideatore del progetto politico del 2009

martedì 17 gennaio 2017
di Cristina Calcagni
Ciao Antonio. Arrivederci all'ideatore del progetto politico del 2009

Con slancio e generosità intellettuale decise di condividere con me, con Carlo e con Luca, un’idea che alla stragrande maggioranza dei suoi concittadini orvietani appariva assurda e velleitaria. Difficile fu più il mettere tutti insieme che portare l’iniziativa al successo che ebbe. In questo aspetto c’è il differenziale che Antonio ha sempre rappresentato. E’ a lui che devo, con profonda gratitudine, la scoperta e il concretizzarsi del mio impegno civile.

Anche nelle sue scelte apparentemente contraddittorie, per chi sapeva leggere, vi era nello sfondo un desiderio indomabile di costruire e dare corpo a idee importanti, figlie della sua coerenza con le sue radici culturali a cui ha sempre fatto riferimento.

Dalle riunioni a casa mia fino alla costruzione del programma e all’individuazione della leadership, siamo stati sempre insieme, la vittoria politica del 2009 ci ha legati ancor di più poiché abbiamo visto pian piano prendere corpo e forma ad idee e progettualità che per mesi avevamo solo ipotizzato. Un sogno però concretizzatosi solo a metà. Nel giro di un anno e mezzo le linee programmatiche avevano preso un’altra direzione portandoci entrambi all’opposizione dentro la compagine di quel governo che avevamo voluto fortemente.

Insieme ci siamo allontanati con rammarico e delusione, ma sempre pronti ad un confronto operativo nelle nuove iniziative. Così oggi con una scomparsa che mi coglie a ciel sereno, desidero ricordare e rammentare un amico, un uomo gentile ed educato che ha utilizzato, anche in momenti di frizione, toni pacati e mai volgari.  Ricordarlo nel suo ruolo di assessore, ancorchè vero, è profondamente riduttivo, poiché molto ha dato per il cambiamento ed il rinnovamento della classe dirigente cittadina.

Un riconoscimento doveroso il mio, per amore della verità e di tutto il periodo che insieme abbiamo condiviso. A Francesco rivolgo l’abbraccio più grande, ora dovrai continuare senza papà, quel papà così orgoglioso di te al momento della laurea, il regalo più grande e più bello che un genitore possa ricevere. Una città più triste oggi è vero, i confronti si affievoliscono e i portatori di idee sane se ne vanno.

Riposa in pace. Cristina e Luca

 


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