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Torquati e Balestra, chi sfiora il ridicolo?

martedì 22 novembre 2016
di Piero Bruni
Torquati e Balestra, chi sfiora il ridicolo?

Chi sfiora il ridicolo? Il giornalista Luigi Torquati che vota Sì per convinzione, oppure l’avvocato Marini Balestra, con le sue dissertazioni sul NO? Non sono all’altezza di giudicare le raffinate polemiche fra i due contendenti, ma di una cosa sono certo; che la modifica del Titolo V della Costituzione comporterà pesanti conseguenze sul futuro di noi cittadini. Scrive l’avvocato che con la modifica del Titolo V solo lo Stato potrà legiferare in materia di infrastrutture strategiche quali reti di trasporto, porti, aeroporti energia (petrolio, geotermia, eolico, solare, ecc.) senza il contrappeso degli enti locali quali regioni, province, sindaci e associazioni ambientaliste.

Deciderà tutto Roma.Questa è musica per le orecchie delle lobby affaristiche e delle grosse imprese già oggi in grado di condizionare il Governo.  Ad esempio ripartirà il progetto del Ponte di Messina, con la scusa che ci saranno posti di lavoro in più, dimenticando però che i posti di lavoro si creano in modo più equamente distribuito su tutto territorio italiano rappezzando le buche nelle strade e mettendo in sicurezza ambiente scuole ed ospedali.

Scrive l’Avvocato: “la verità è che nelle grandi opere c’è “trippa pe’ gatti” e nel rappezzo delle buche meno!” Concentrando le risorse economiche in grandi astrusi progetti vi saranno meno risorse per migliorare la vita dei cittadini, i ricchi diventeranno più ricchi e i poveri più poveri. Le lobby affaristiche hanno poteri immensi, basta osservare quanto sta accadendo per l’impianto geotermico di Castel Giorgio.  Il procedimento autorizzativo sta superando tutti gli ostacoli malgrado l’opposizione di 25 sindaci che vogliono una differente destinazione del proprio territorio.

La decisione finale spetta alla Presidente Marini della Regione Umbria che non sa ancora se obbedire al suo presidente Renzi o se ascoltare la popolazione locale che teme l’aumento del rischio sismico e dell’inquinamento da arsenico della falda potabile e del lago di Bolsena. La geotermia di Castel Giorgio è stata fortemente sostenuta dall’On Abrignani, capogruppo in Parlamento del gruppo ALA del Senatore Denis Verdini ora sotto processo in primo grado per la loggia P3 assieme a Flavio Carboni ed altri. Tutto ciò non prova niente, ma sono indizi che ognuno può cucire assieme come crede.

Deciderà tutto Roma. Quale Roma? Consiglio al giornalista Torquati di fare una intervista al sindaco di Castel Giorgio e poi ridicolizzare l’argomento se lo crede opportuno.