opinioni
Pietosa omertà
mercoledì 21 settembre 2016
di Fausto Cerulli
Loro sapevano, ma era dolce tacere
in tenera forse omertà. Così stavo
morendo e pensavo gli anni futuri,
quel bimbo che mi diventava uomo
ma cercava sempre la mia mano,
quella donna che mi sorrideva,
e fingeva di non sapermi,
e quella luce che mi avrebbe
accecato di gioia. Ora so
che il mio futuro è stato
inventato da amici assai
premurosi, ma mi piace
stare al gioco pazzesco
di un futuro che non ho.
E non voglio requiescere
in pace.
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