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Come un tremore

martedì 20 settembre 2016
di Fausto Cerulli
Come un tremore

Non so dire il tuo sorriso
le tue rabbie presto placate
il tuo seno sodo appena
intravisto, la tua voce
ora tenera ora brusca,
la mia soggezione, la paura
di dire e la paura di tacere,
la tua amicizia dolce
che sfugge e poi
torna, i tuoi silenzi
solo tuoi. Il mio timore
di confondere le parole,
e tu sola forse mi sei amica.