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Consorzio Crescendo: oltre al disastro finanziario, rischio debito fuori bilancio

giovedì 23 luglio 2015
di Stefano Olimpieri (Identità e Territorio)
Consorzio Crescendo: oltre al disastro finanziario, rischio debito fuori bilancio

La lettura della relazione sull’andamento e sulle prospettive della liquidazione fa emergere due elementi sostanziali: uno oggettivo, riguardante la gravissima situazione finanziaria, e l’altro potenziale, con il rischio di emersione di debiti fuori bilancio laddove i Comuni consorziati non dovessero imputare nei loro bilanci le somme necessarie per la sistemazione delle passività bancarie scadute alla data del 30 settembre 2014.

Per capire quanto sia disperata la situazione debitoria, evidenziamo che il fondo consortile è stato “fumato”, in quanto assorbito completamente dalle perdite, e che il patrimonio netto è negativo; pertanto, di fronte a questo disastro, i liquidatori chiedono ai Consorziati di provvedere a diminuire il passivo, così da consentire un prosieguo sostenibile della liquidazione. Al 30 settembre 2014 il Consorzio aveva un’esposizione verso il sistema bancario pari a 4.993.777,47 euro ed un’esposizione verso terzi non riconducibile al sistema bancario pari a 623.044,78. Per tentare la ristrutturazione del debito, i liquidatori (con lettera del 9 giugno 2015) chiedono ai consorziati l’erogazione della liquidità necessaria per la sistemazione delle passività scadute per un importo complessivo di 1.046.053 di euro.

Il Comune di Orvieto dovrebbe stanziare 140.276 euro, visto che detiene il 13,41% delle quote; ma nel preventivo 2015 la somma richiesta non risulta imputata a bilancio e pertanto ci chiediamo se il Sindaco e l’Assessore, che ovviamente sono a conoscenza dello stato finanziario in cui versa il Consorzio e che sono altrettanto ovviamente a conoscenza della richiesta con la quale i liquidatori chiedono ai soci risorse “fresche” entro l’estate per impedire il definitivo stato di insolvenza del Crescendo, possano permettersi di omettere l’iscrizione a bilancio di tale somma.

Non iscriverla potrebbe far emergere in un futuro prossimo un “debito fuori bilancio”, soprattutto perché la richiesta stessa proviene da un Consorzio dove il Comune è socio e perché la richiesta avanzata dai liquidatori è funzionale alla copertura di un disavanzo derivante da fatti ed atti gestionali conosciuti. Ed allora, non vorremmo che gli orvietani, oltre a subire direttamente il danno finanziario del disastro del Consorzio Crescendo, debbano subire anche la beffa dell’emersione di un debito fuori bilancio per 140.000 euro.