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Sui rimborsi agli amministratori il vero volto della sinistra

martedì 21 luglio 2015
di Stefano Olimpieri - capogruppo Identita e Territorio
Sui rimborsi agli amministratori il vero volto della sinistra

Con il bilancio 2015 emerge il vero volto dell’Amministrazione Germani-Gnagnarini: si aumentano le entrate tributarie ed extra tributarie per più di 600.000 euro e si tagliano le spese sul sociale, i trasporti, il turismo ed i servizi per più di 500.000 euro. Ma nel leggere con attenzione il bilancio c’è un qualcosa di ancor più grave: il duo propone l’aumento di 60.000 euro per spese di rappresentanza, indennità degli amministratori e rimborsi per assenze istituzionali (bilancio 2015 parte spesa 1010103).

E di questi 60.000 euro la maggior parte vanno ad indennizzare le due società private presso le quali Germani e Gnagnarini lavorano, tant’è che i due, nell’arco di tempo intercorso tra il luglio 2014 ed il giugno 2015, sono costati alle casse del Comune più di 20.000 euro a testa di rimborsi per assenze istituzionali. E’ lecito chiedere a Germani perché non si mette in aspettativa e fa il Sindaco a tempo pieno? E’ lecito affermare che se così facesse prenderebbe – giustamente - l’indennità piena da Primo Cittadino, ma farebbe risparmiare ai contribuenti orvietani il costo dei suoi rimborsi? Caro Germani, è troppo facile tenere ”il piede in due staffe”, soprattutto perché tutti i Sindaci che nei decenni si sono susseguiti (eccetto Concina che era già in pensione) hanno ricoperto l’incarico a tempo pieno, mettendosi in aspettativa dal lavoro.

E’ lecito chiedere a Gnagnarini perché non fa come il suo (nostro) collega Pier Giorgio Pizzo che, appena divenuto Assessore, si è messo part-time verticale determinando – di conseguenza – una diminuzione sul proprio reddito, ma facendo risparmiare le casse comunali per diverse migliaia di euro all’anno? Oltre al dato finanziario ed oltre al dato di stile personale, c’è anche e soprattutto un dato politico: di fronte a questo incremento di 60.000 euro, dove stanno tutti coloro, Segretario del PD in testa, che di questi rimborsi ne fecero una vera e propria arma politica contro l’allora Amministrazione Concina? Dove stanno tutte quelle anime candite del moralismo a corrente alternata? E dove sono tutti coloro che si scandalizzavano per quanto costavano Pizzo ed Olimpieri e che oggi, di fronte a cifre assolutamente più rilevanti, se ne stanno silenti e non battono ciglio? La possiamo girare come ci pare, ma questi 60.000 euro rappresentano l’emblema della doppiezza e dell’ipocrisia della sinistra orvietana.

P.s.: se qualcuno volesse confutare, produca numeri veri e si basi su documenti ufficiali.