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"Non si tiene conto dei bisogni della città"

mercoledì 15 luglio 2015
di Gianni Pietro Mencarelli (Cittadinanzattiva)
"Non si tiene conto dei bisogni della città"

E’ stata inaugurata una nuova ambulanza, attrezzatissima per ogni tipo di emergenze, ma soprattutto utile in caso di trasferimento in altre strutture, in quanto dotata di tutte le apparecchiature per mantenere le funzioni vitali; il mezzo colma una lacuna sulle attrezzature che erano addirittura affittate da privati, ma non risolve ancora il problema del soccorso e degli equipaggi, per le note vicende delle carenze organiche.

Durante la conferenza stampa sono state fornite informazioni sull’andamento del presidio ospedaliero, anche alla luce di nuove assunzioni di personale medico, alla riorganizzazione del nosocomio che dovrebbe a breve risolvere le criticità, ma alla domanda se l’ospedale dell’emergenza urgenza, potrà avere anche una guardia attiva nei servizi di diagnostica e di laboratorio per ridurre i tempi di diagnosi, ci hanno risposto che il presidio è di primo livello per tanto, non è previsto un simile assetto organizzativo che risulterebbe troppo oneroso da sostenere, in realtà è stato dimostrato che il personale sempre disponibile sarebbe una risorsa sia in termini di efficienza ma anche di efficacia per un soccorso che dovrebbe essere sempre tempestivo. Un ospedale per le emergenze che potenzia i mezzi per il trasporto, ma che dovrebbe dar seguito anche alla messa a regime della terapia intensiva, più volte inaugurata, ma ancora carente di tutti gli organici necessari.

Altro argomento all’ordine del giorno è stata la notizia della chiusura del contenzioso legale sul Palazzo de Solis che finalmente, dopo soli 25 anni, torna nella disponibilità degli aventi diritto all’eredità, che sarebbero poi gli anziani del comprensorio Orvietano, i quali attendono da anni una soluzione ai loro problemi, ma anche qui, il punto non è ancora stato messo, perché sembra che la ASL abbia deciso di mettere l’intera proprietà a reddito con la speranza di ottenere migliori profitti, senza chiarire però, verso quali servizi saranno indirizzate le risorse.

Insomma alla nostra domanda sul criterio di scelta di mettere a reddito il De Solis che si trova a Roma, di vendere il presidio Ex Ospedale di Orvieto dove invece potevano trovare rapidamente soluzione i numerosi problemi di logistica dei servizi territoriali, ci è stato detto che tali servizi verrebbero (condizionale d’obbligo) collocati nelle ex cucine della caserma Piave, che la Regione acquistò anni fa,“in soccorso di bilancio del comune”. E’ evidente e lo abbiamo rimarcato che la strada più lunga e secondo noi sbagliata, intrapresa dalla direzione della Asl, risponde ai soli criteri della speculazione immobiliare e non tiene affatto conto dei bisogni dei cittadini e della città di Orvieto, depredati in questi anni da servizi e da un enorme patrimonio immobiliare "con le istituzioni comunali alla finestra".


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