opinioni

Orvietana, per pensare in grande c'è bisogno di umiltà

lunedì 21 luglio 2014
di Roberto Pace

Maretta, tra una parte della stampa sportiva e l’A.S. Orvietana. Queste righe, oltre che riaffermare la solidarietà a un collega, vogliono esprimere un appunto non rancoroso, a quelle persone che, al riparo di un marchio, patrimonio di tutta la comunità, esternano livori che poco hanno a vedere con i sani principi dello sport del calcio.

Le frequentazioni in casa biancorossa hanno interessato personaggi più o meno facoltosi, eclettici, passionali, innovativi: nessuno, fra questi, si è mai appellato alla legge sulla stampa.

Personalmente, ricordo un episodio, protagonista Giancarlo Parretti, il quale incaricò l’avvocato Morcella di sincerarsi in merito a supposte dichiarazioni fatte dal sottoscritto in un Tg sportivo. Il legale, ascoltata la registrazione, chiuse il discorso con una stretta di mano.

Un modo di fare barbaro, quando si discute del nulla, appare veramente fuori luogo. Mostrare i muscoli, quando ciò non serve, fornisce soltanto la prova sulla poca personalità e l’insicurezza di chi si esercita in un ruolo, presumibilmente poco adatto alle reali capacità.

L’Orvietana, nella sua storia centenaria, ha garantito la partecipazione al divertimento a più generazioni.

Allo stato attuale, pur con un’immagine abbastanza scolorita, che la rende meno affine dalle diverse attese dei più giovani, è pur sempre un punto di riferimento, che contribuisce a divulgare il nome della città oltre i confini comunali, che ha posto orvieto al centro delle attenzioni nazionali organizzando eventi importati.

E’ una ricchezza, per il senso innato dell’accoglienza di cui siamo portatori noi orvietani, comprovata dal gradimento dei tantissimi club ospitati, che mettono la nostra città in cima alle loro preferenze per le loro trasferte domenicali e per la partecipazione ai tornei giovanili.

Non ha bisogno di personaggi che non sanno pesare le parole e si avventurano in dichiarazioni superficiali e arroganti.

Un incarico di responsabilità va gestito in maniera diversa, magari, dopo un bel bagno di umiltà.