opinioni

Orvietana, "Basta con il tutti contro tutti, c'è bisogno di ripartire"

lunedì 21 luglio 2014
di Moreno Proietti

Alcune settimane fa si è innescata una polemica, dai toni sicuramente spiacevoli, che ha visto protagonisti l'Orvietana Calcio, da una parte, e il collega Marco Gobbino dall'altra. Una querelle legata al titolo di un articolo non “piaciuto” ai vertici dell'Orvietana tanto che non ha tardato ad arrivare una nota della società calcistica che ha, in un certo senso, invitato la testata a evitare che il giornalista si occupi delle vicende dell'Orvietana nel prossimo futuro.

A questo “contenzioso” non sono mancati i commenti, come quello di Moreno Proietti, Consigliere della stessa Orvietana Calcio che pubblichiamo dopo questa breve introduzione per connotare i temi della vicenda. Nel mondo dell'attuale giornalismo orvietano potrebbe sembrare inusuale la pubblicazione di una nota a sostegno di un collega, ma in verità crediamo che sia rispettoso del lavoro di tutti difendersi quando c'è bisogno e sostenersi nella quotidiana attività giornalistica/imprenditoriale.

Di seguito il commento di Moreno Proietti

Vorrei innanzitutto chiarire che questa lettera e’ mia,per mia, intendo che a scriverla sono io Proietti Moreno.
Consigliere dell’Orvietana Calcio e vice presidente della prima squadra,asserirei comunque che sono un semplice consigliere di una societa’ che,come tutte le attivita’,sta’ attraversando un momento di ricostruzione.
Cominciamo:

Ho letto,come tutti,della situazione incresciosa nata tra “ l’Orvietana” e Marco Gobbino, parlo di Marco e non del giornale con il quale collabora.

1) Dico che queste cose non dovrebbero mai capitare,magari facciamo un appunto al giornale o alla redazione ma mai al singolo.

2) Io credo che l’Orvietana abbia peccato un po’ di superficialita’ e un po’ di emotivita’,dovuta forse a una gestione un po’ giovane e un po’ esuberante ma ora credo , per il bene di tutti,e’ giusto parlare di calcio.

3) Facendo il nostro mea culpa, mi sento di dire, che il lavoro che stiamo svolgendo, da parte di tutti, compreso dg o ds che sia , va verso una gestione che ci permetta di ottenere con sforzi pochi e poveri, risultati buoni e onorevoli.

4) Prendo atto di quanto capitato e come detto vedremo di non farlo piu’ ,anche per non dare adito a tutte quelle voci a cui piace sparlare nel momento in cui ci trova in fallo,Vi faccio un esempio la media dei paganti orvietani quando la squadra veleggiava in serie D era il triplo di oggi. Questo significa che non e’ colpa della societa’ se la gente non viene allo stadio, ma bensi’ della categoria. Se oggi facevamo la serie D e non la promozione,allo stadio c’erano spettatori tre volte tanto . Non parliamo dei giornali ci sono giornalisti che non si sono fatti piu’ sentire da quando siamo retrocessi in promozione. Per questo dico che con Marco Gobbino,uno che ci e’ stato sempre vicino, e’ giusto riallacciare un rapporto, pero’ dico pure, non buttiamo una croce sopra una persona che, pur avendo avuto altre richieste e’ rimasto ad Orvieto per dare un aiuto importante.

5) Ultimo punto e non meno importante, Orvieto e’ una cittadina conosciuta, per le sue attivita’ culturali e musicali,non parliamo poi di gastronomia e di vino.

Fuori quindi e’ piu’ apprezzata che all’interno e questo succede anche nel calcio.
Concludo dicendo che sono dispiaciuto per quello che e’ capitato,sono dispiaciuto perche’ non voglio che viviamo in una situazione di tutti contro tutti,credo che sia giusto unire piu’ che dividere. Forse abbiamo fatto un passo a vuoto,ma, forse, sono state eccessive anche le colpe che ci hanno dato.

Per il bene di questa societa’ e di quanti la apprezzano compreso Marco Gobbino credo che sia il caso di ripartire,anzi di partire,visto che la macchina calcistica ancora non si e’ messa in moto.
Una buona estate a tutti e una richiesta di aiuto, e, non solo economica.


Moreno Proietti - Consigliere dell'Orvietana Calcio