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"Fusione dell'Alto Orvietano, sconfitta l'arroganza del Pd"

lunedì 14 aprile 2014
di Alfredo De Sio (FdI-An)
"Fusione dell'Alto Orvietano, sconfitta l'arroganza del Pd"

L'esito del "referendum farsa" imbastito in tutta fretta dall'arroganza del Partito Democratico e dei suoi ras locali che hanno tentato di piegare un percorso di semplificazione istituzionale ad interessi di bottega, si è trasformato per questi scienziati della politica nella più classica delle "Caporetto". La presidente della Giunta regionale Catiuscia Marini ha agito fin dalle prime battute della vicenda con scarso senso istituzionale, operando forzature di ogni tipo anche nell'aula del Consiglio Regionale, per forzare i tempi della consultazione referendaria.

Un atteggiamento reiterato anche nel corso della campagna referendaria dove ha vestito i panni della faziosità con atteggiamenti che hanno irritato tantissimi cittadini. La risposta che ha ricevuto è stata chiarissima: se stava a casa forse era meglio. Con lei escono sconfitte le satrapie locali del PD, i trasversalismi del soccorso azzurro ed il protagonismo di qualche sindaco in odore di trombatura elettorale. Cinque anni di scarsa integrazione dei servizi, cinque anni di silenzio e nessun coinvolgimento della popolazione alla preparazione di un'ipotesi di fusione, hanno ricevuto così l'unica risposta possibile.

Ora occorre lavorare seriamente su una vera integrazione di servizi tra i comuni oggi praticamente inesistente, visto che non si è riusciti a costruire un servizio, dicasi uno, che riguardi tutti e cinque i comuni. Tutta la popolazione dell'alto orvietano è unita nel chiedere efficienza dei servizi, risparmio delle pubbliche amministrazioni e soprattutto trasparenza. Su questo non ci sono divisioni e questi obiettivi sono gli unici che posono realmente dare vita ad una modernizzazione delle istituzioni e ad una vera e partecipata azione di riforma delle autonomie locali.

"Punita l'arroganza della giunta regionale. Creato un pessimo precedente"