opinioni

Sul futuro di Orvieto. Sulla scelta della persona prima e del politico poi. Calcagni a sostegno di Germani

domenica 16 febbraio 2014
di Cristina Calcagni
Sul futuro di Orvieto.  Sulla scelta della persona prima e del politico poi. Calcagni a sostegno di Germani

Come referente di Scelta Civica per l'Italia nella nostra città, nell'attesa che si completi il percorso interno al PD locale sulla scelta del loro candidato e nell'attesa di veder convocato il tavolo di confronto programmatico tra tutte le forze politiche e associazionistiche di centro sinistra, sento la necessità di intervenire, nel merito, ed in piena sintonia con il Direttivo Provinciale del Partito a cui appartengo, per sostenere la candidatura del Capo Gruppo PD in Consiglio Comunale, Giuseppe Germani, impegnato nelle primarie del Partito Democratico che si svolgeranno il prossimo 23 febbraio.

I comunicati e i bollettini passati in rassegna in questi ultimi giorni ci forniscono il quadro sconfortante di come si cerchi, in tutti i modi possibili, di delegittimare i Partiti Politici che hanno dato vita, nel nostro Paese intero, a quella democrazia e a quella Costituzione, la Nostra, che nel mondo ci viene invidiata. Riteniamo non corretto liquidare la candidatura di un appartenente/tesserato ad un Partito, come è quella di Germani, come "vecchia" e/o come rappresentante di "quelli che c'erano prima". Possiamo ragionevolmente ritenere che a parte l'attuale sindaco e uno sparuto gruppo di pseudo amministratori locali, tutti c'erano prima, non solo Germani. Con questa logica trasmetteremmo un messaggio distorto ai nostri figli e ai nostri giovani in generale, che superebbe addirittura il concetto di antipolitica: in sintesi coloro che hanno militato e militano con fedeltà e lealtà all'interno di un partito dovrebbero lasciare il posto ad altri che sembrerebbero aver fatto della non militanza il principale valore politico.
Germani ha rappresentato negli ultimi dieci anni il Partito Democratico ad Orvieto: sia che esso fosse alla guida della nostra città sia che esso fosse ed è tuttora all'opposizione.

Germani non avrà la bacchetta magica con la quale restituire fiducia ad una città a cui è stata tolta la dignità, ma avrà sicuramente dalla sua la grande capacità di aggregare, la capacità di ascoltare con l'umiltà e la semplicità che connotano il suo carattere. Sicuramente, e di questo ne siamo certi, avrà una parola per tutti, che non sarà la frase di rito che liquida i contenuti con l'impossibilità di reperire risorse economiche (non ci sono i soldi): per coloro che sono senza lavoro, per coloro che hanno delle difficoltà enormi a raggiungere il posto di lavoro, per le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, per gli imprenditori rimasti senza ossigeno, per le aziende che sono sull'orlo del baratro finanziario, per gli artigiani ormai relegati ad una manciata di soggetti, per gli agricoltori/produttori locali che non riescono a ritrovare la loro dignità nei prodotti a marchio Orvieto che costituiscono una delle tante eccellenze per il nostro territorio, per le nostre Frazioni che ora potrebbero davvero diventare, insieme con il Centro Storico, quell'unicum da tanti invocato e puntualmente mai realizzato. Ecco per noi Germani potrebbe rappresentare e curare gli interessi e il benessere di tutti i cittadini orvietani e non di questo e quello e/o di questo o quel gruppo di persone, come finora siamo stati abituati.
Germani è uno di noi, è uno come noi.
La ricerca di un "superuomo" la lasciamo alla filosofia dannunziana e all'eredità che ci ha lasciato.
In bocca al lupo Giuseppe.