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'Unire i puntini' promuove Sel e boccia il Pd. Intanto la situazione finanziaria del Comune si aggrava.

lunedì 27 gennaio 2014
di Massimo Gnagnarini - Unire i Puntini Orvieto
'Unire i puntini' promuove Sel e boccia il Pd. Intanto la situazione finanziaria del Comune si aggrava.

Il buco da risanare dopo il predissesto con il Piano Pluriennale che il Comune di Orvieto tenterà di varare a fine febbraio non sarà quello comunicato pari a 7,5 Mln, ma lieviterà fino a 10, forse 12 Mln. I motivi li trovate scritti più avanti a conclusione di questo articolo, con il quale vogliamo dire la nostra anche sul dibattitto pre elettorale in corso.

Il pretesto ce lo ha dato il comunicato di oggi di Sinistra Ecologia e Libertà che rompe ogni indugio e annuncia una sua via per le elezioni comunali di Orvieto senza aspettare : "le decisioni di un partito di maggioranza relativa (PD) perennemente alla ricerca di un'unità interna che ha già compromesso negli anni passati il governo della città".

Unire i Puntini - Orvieto concorda pienamente con l'analisi e la proposta di SEL che poi è aperta a più ampie e qualificate alleanze. Più esplicitamente, aggiungiamo noi, parimenti a quel che pensano la gran parte degli elettori orvietani favorevoli a un ricambio dell'amministrazione comunale, ci siamo tutti veramente rotti dal protrarsi di questa infinita melina interna al PD.

E' ormai palese che la spasmodica ricerca di un candidato "super partes" corrisponde pericolosamente a un modo per interdire ovvero annullare lo svolgimento delle Primarie annunciate, sia quelle interne di partito che quelle eventuali di coalizione.

Ormai, al di fuori di esse, qualunque personaggio venisse nominato dal PD come candidato sindaco "unitario" finirebbe con l'apparire, suo malgrado, una sorta di "utile disinteressato" messo lì a salvaguardia degli equilibri interni di quel vecchio e perdente "cerchio magico" che già cinque anni fa si lasciò scippare il Comune da Toni Concina e che, oggi, sembra non abbia alcun desiderio di concorrere fattivamente alla sua riconquista.

Speriamo di sbagliarci e di essere smentiti dai fatti, nel qual caso chiederemo scusa fin da ora per il nostro malcelato scetticismo a tutti i protagonisti del PD.

Perciò, cari amici e compagni di SEL, avanti tutta !

Come avete affermato voi : " Non c'è più tempo per attendere quella che sarà la sintesi del PD e che, anzi, una riorganizzazione della sinistra a prescindere dal PD è senz'altro da stimolo per qualunque altra soluzione che possa portare il centrosinistra alla guida di Orvieto".

Che queste elezioni comunali non siano cosa da affrontare candidando semplici anime belle, ma soprattutto persone informate e coscienti di quello che le aspetta una volta elette, è dettato dalla drammatica situazione finanziaria in cui versa il Comune che è ancor più pesante di quanto finora comunicato.

Infatti ai 7,5 Mln del cosiddetto deficit storico si sarà costretti ad aggiungere un'altro milione di cosiddetti debiti fuori bilancio per lo più formatesi per l'accumulo di parcelle relative a contenziosi legali sia passati che recenti, un milione e mezzo sono i residui attivi ormai da considerare inesigibili e , non da ultimo, il rischio più che concreto di dover pagare a BNL altri due milioni per i flussi degli swap sospesi e che il prossimo 8 febbraio saranno all'attenzione del Tribunale di Terni che ha ereditato la causa impiantata a suo tempo presso il defunto tribunale di Orvieto.