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Perché paghiamo la mini Imu a Orvieto

martedì 14 gennaio 2014
di Cristina Calcagni, Scelta Civica Orvieto

Scelta Civica di Orvieto intende delucidare i concittadini orvietani sulla conclamata incompetenza di questo Sindaco e della sua stravagante maggioranza.

Dopo le giuste richieste di chiarimento da parte di un gruppo di cittadini, apparse oggi su alcuni giornali, on-line, orvietani e rincorsi da un comunicato stampa del Comune (Ufficio Tributi) ci preme evidenziare, facendo un passo indietro nel tempo, che:

1)Con delibera di Consiglio Comunale n°21 del 9 maggio 2013 si approvava una detrazione dell'aliquota IMU prima rata dello 0,40 per cento degli immobili adibiti ad abitazione principale e relative pertinenze, di cui all'art. 13, comma 7, del D.L. 201/2011; questo a detta della maggioranza consigliare per venire incontro alle famiglie orvietane già penalizzate dalla crisi. Peccato che il Governo Centrale aveva già deciso di azzerare l'IMU proprio sugli immobili adibiti a prima casa; a tal proposito in coda alla Delibera veniva prodotto un parere da parte del Ragioniere del Comune Dott. Bronzo:

"Parere in ordine alla regolarità contabile espresso ai sensi dell'art. 49 del D.lgs. n° 267/2000

Relativamente alla deliberazione di cui all'oggetto, dato atto che alla data odierna la Giunta comunale non ha ancora approvato lo schema del bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013-2015, si evidenzia che la riduzione delle aliquote IMU ai valori standard (4 per mille per l'abitazione principale e 7,6 per mille per gli altri fabbricati) comporterà un minor gettito per il Comune nel 2013 stimato in euro 2.400.000,00 .
Tale diminuzione delle entrate correnti, in assenza di nuove o maggiori entrate e/o riduzioni della spesa corrente , renderà più difficoltoso il raggiungimento degli equilibri parziali e generali del costituendo bilancio di previsione 2013.

1)Con delibera di Consiglio Comunale del 28 novembre 2013 veniva approvata la nuova aliquota del 5,5 per mille per gli immobili adibiti ad abitazione principale e relative pertinenze, di cui all'art. 1 del D. L. n°54/2013 convertito in L. 85/2013 e alla Legge n°124/2013.

Due delibere l'una il contrario dell'altra. Oggi il Governo Centrale ha deciso di far ritornare nelle casse dello Stato quanto deliberato in più, da parte dei Comuni, per le aliquote IMU prima casa.

Se fossimo rimasti con la aliquota al 4 per mille di una tassa non più dovuta perché cancellata; se avessimo evitato di strumentalizzare demagogicamente il supporto dell'amministrazione a favore delle famiglie proprietarie di un unico immobile, ora non dovremo pagare la mini Imu. Paga la Mini IMU chi vive in un Comune con l'aliquota prima casa oltre lo 0,4%, anche se si tratta di una decisione presa nel 2012 e confermata senza modifiche nel 2013. C'era tempo fino al 30 novembre per abbassare le aliquote ma se il 28 avete deliberato gli aumenti ........tornando indietro ed ascoltando, con sei mesi di ritardo, le evidenziate difficoltà a raggiungere l'equilibrio di bilancio da parte del dirigente del settore (di cui il parere in premessa)

Lo scorso mese avete intaccato le tredicesime con i conguagli TARSU (sempre perché avete aumentato del 20% la tassa dei rifiuti approfittando dell'opportunità di non migrare la Tarsu in Tares), ora prelevate tasse sulla prima casa per averne notevolmente aumentato le aliquote in vista di un previsionale (consuntivo) che vi è stato sonoramente bocciato dai Revisori dei Conti:
La somma di tutti questi errori ha aumentato la pressione fiscale agli orvietani senza nessun beneficio alle casse comunali e di conseguenza al benessere della nostra città come si evince chiaramente dalla richiesta di predissesto, che il Sindaco continua a definire riequilibrio pluriennale, con il conseguente aumento del debito complessivo.

Scelta Civica sarà presente alle prossime elezioni comunali per contrapporsi con forza prima di tutto a questa totale incapacità amministrativa e per supportare la nascita di una nuova e competente classe dirigente che smetta di raccontare favole ai cittadini nel convincimento che il ripetere sette volte una menzogna la trasformi in verità.


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