opinioni

Il sistema giustizia alla luce dei decreti legislativi sulla geografia giudiziaria

lunedì 29 luglio 2013
di Enzo Prudenzi

Come ormai noto il decreto legislativo nn. 155 del 2012 sulla Revisione delle circoscrizioni giudiziarie prevede che a far data dal 13 settembre 2013 vengano "soppressi" (eliminati) 30 Tribunali e 30 Procure della Repubblica, nonché 220 Sezioni distaccate di Tribunale. Il decreto lgs. 156/2012 prevede inoltre la chiusura di 667 Uffici del Giudice di Pace. Si tratta di una svolta legislativa epocale che la Cgil (in replica al Ministro - Chiaramonte -) definisce una vera catastrofe trattandosi di attuazione di una riforma quanto meno improvvisata. Da un punto di vista puramente pragmatico avviene questo.

Circa 5000 dipendenti dell'Amministrazione giudiziaria sono "costretti", dopo anni di lavoro in una città sede di Uffici giudiziari soppressi, a trasferirsi in altra sede giudiziaria limitrofa (?) che può si essere distante pochi chilometri ma che può anche essere invece distante un centinaio di chilometri con ovvie ripercussioni sulla vita familiare, del coniuge e dei figli, dell'aspetto sociale, della casa, delle amicizie: una svolta di vita, imposta e di dubbia prospettiva. Mai è successa, sia nell'ambito del lavoro di società/ditte private, che nel pubblico, una circostanza analoga a quella che si paventa !!

A fronte di cosa ? Il risparmio relativo al personale è inesistente: i dipendenti comunque quelli rimangono ovunque essi vengano destinati a prestare servizio. Le sedi giudiziarie dei sopprimendi uffici sono per lo più di proprietà dei Comuni il cui affitto è solo figurativo o virtuale. Le spese di gestione se cessano nelle sedi sopprimende vengono aumentate in quelle accorpanti ! E allora ? Dove il risparmio ?! Diminuisce invece l'impatto economico delle cittadine ove viene soppressa la sede giudiziaria: personale dipendente che viene trasferito, indotto derivante dalla presenza della sede giudiziaria, depauperamento della forza lavoro (segreterie degli Avvocati, presenza di Militari, testimoni, convenuti, etc.). L'Associazione nazionale italiana Avvocati ha denunciato che la revisione della geografia giudiziaria aumenta le spese della giustizia e cancella la giustizia di prossimità, demolendo i diritti dei cittadini. Che l'esecutivo di tutto ciò ne faccia tesoro.