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Fermare la geotermia a Castel Giorgio

lunedì 1 luglio 2013
di Gabriele Anselmi, capogruppo Prima di Tutto Castel Giorgio

Non servono tanti preamboli per dire con chiarezza che il progetto per la realizzazione di un impianto geotermico sull'Alfina deve essere bloccato. Va scongiurata la possibilità che l'altopiano diventi ancora un territorio di "conquista" per gli interessi economici della sperimentazione privata con il rischio che l'ecosistema e la salute dei cittadini vengano messi in pericolo. Ci auguriamo che l'amministrazione in carica e l'attuale sindaco, Andrea Garbini, continuino sulla strada intrapresa in campagna elettorale e ribadita nell'incontro pubblico della scorsa settimana.

Come capogruppo di "Prima di Tutto Castel Giorgio" e rappresentante del Pd locale intendo ribadire con forza la contrarietà al progetto geotermia e avviare un'azione concreta: insieme all'amministrazione, alle associazioni ambientaliste, alle altre forze politiche e soprattuttoi ai cittadini, per salvaguardare il territori e la salute di tutti. Per questo motivo chiedo pubblicamente al sindaco di Castel Giorgio dare vita a un COMITATO ISTITUZIONALE che si occupi di TUTELA DELL'ALFINA e coinvolga non solo gli attori locali, ma anche le istituzioni confinanti. A questa battaglia contro l'ennesima speculazione del territorio vanno coinvolte le amministrazioni dei comuni confinati, sia quelli umbri, sia quelli laziali, dando vita a un coordinamento operativo che promuova una raccolta di firme in tutti le realtà dell'Alfina e s'impegni per organizzare una manifestazione pubblica a Castel Giorgio.

La protesta deve nascere dalla sensibilità di tutti e deve saper coinvolgere tutte le persone che hanno a cuore il territorio, senza distinzioni o pregiudizi. La Festa nazionale del turismo, organizzata dal Partito democratico di Orvieto, ci offre una possibilità di manifestare questa necessità di salvaguardare l'Alfina il prossimo 9 luglio, giorno in cui è previsto l'incontro con il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando. Va promossa la possibilità di redigere un documento congiunto a tutela del territorio che una delegazioni consegni ufficialmente nelle mani del ministro. Noi di "Prima di Tutto Castel Giorgio" siamo a disposizione dei cittadini perché questo avvenga e perché l'Alfina sia tutelata dall'ennesima speculazione.

Ma non bisogna certo fermarsi qui. Siamo per stimolare un confronto tra istituzioni, rappresentanti politici, esponenti delle associazioni ambientaliste, esperti e cittadini per elaborare uno PIANO DI TUTELA DEL TERRITORIO che indichi le prerogative per la salvaguardia dell'intero Altopiano. Bisogna dire con determinazione, mettendolo nero su bianco, cosa si può fare e cosa non si può fare sul nostro territorio per evitare che società, per lo più interessate al loro business che allo sviluppo locale, guardino l'Alfina come una "gallina dalle uova d'oro".