opinioni

IMU – Consiglio comunale di Orvieto del 9 maggio

mercoledì 8 maggio 2013
di Massimo Gnagnarini – Unire i puntini – Orvieto

Suggerisco sommessamente l'opportunità di soprassedere alla variazione delle aliquote IMU, come inserito all'Odg del prossimo consiglio. Effettivamente a poche ore dal decreto del Governo sulla sospensione della tassa non è chiaro il meccanismo con il quale sarà calcolata la compensazione a favore dei comuni per i mancati introiti. Se il calcolo sarà fatto sulle aliquote base nulla questio, ma se il calcolo fosse fatto in base al gettito con le aliquote attuali la loro intempestiva riduzione farebbe perdere al Comune di Orvieto ingenti risorse statali. Non a caso, ieri, il Comune di Bologna ha innalzato dal 4% al 5% l'aliquota prima casa.

Relativamente alla prima casa appare pleonastico ridurre una aliquota su una tassa in procinto di essere eliminata. Invece, se si vuol dare un segnale positivo alle attività produttive di Orvieto, ed è doveroso darlo, domani il Consiglio comunale dovrebbe limitarsi a introdurre e a modulare una serie di esenzioni e di abbattimenti che, ad aliquota invariata, consenta di ridurre il peso dell'IMU sulle aziende rispetto al carico massimo imposto dal Comune e che esse si sono dovute sobbarcare nel 2012.

Siccome la volontà dell'Amministrazione a ridurre il carico alle aziende c'è e anche l'ODG proposto dai gruppi consiliari di minoranza rivolto al Governo va in questa direzione non sembra difficile che si trovi un accordo per raggiungere il risultato da tutti voluto senza esporsi ai rischi sopra richiamati.

Oltretutto il taglio secco delle aliquote, comporta immediatamente un disequilibrio del bilancio gestito ora in prorogazio che necessiterebbe, pertanto, di essere ricoperto con altri contestuali provvedimenti a pareggio finora non annunciati e che non pochi grattacapi, si presume, possano dare al Dirigente finanziario che ha il compito di accertarli.