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"Primo Maggio"

lunedì 30 aprile 2012
di Giuseppe San Giorgio

 

La terra polverosa  che  ti  s’infila  anche nel naso,

le mani secche, callose, ruvide dalla fatica,

la pelle bruciata dal sole e alle mosche, non ci fai più caso!

E preghi che sta terra dia buon frutto che ti benedica,

che anche quest’anno, sia premiato  il  tuo  lavoro.

Il fabbro che batte sopra  il ferro e vive col calore,

e forgia la fatica perche alla sua vita dia decoro.

Il   muro sale e dopo un mattone, un’altro e  un’altro ancora,

la  pelle secca, mangiata da la calce, mani come carta vetrata,

il  sole  brucia  ma tu lo benedici perché senza,  non  si  lavora,

come   gli antichi,  dal sole al buio,  è  dura la giornata!

Col freddo e il caldo sempre dentro  l’acqua,  a navigare,

lunghe  giornate  a tiràr  su le reti,  il sale che ti brucia dappertutto,

e la speranza che non sia mai vano, l’amore per il  tuo  mare,

che sia ricambiato  e  che lui  ti  doni   il suo   frutto!!!

Non sempre la fatica,  ti  fa  sprizzar  sudore,

le braccia non son  forti,   ma la mente assai vivace,

trent’anni  dietro  una scrivania e spesso sai,  ci si muore,

perche  il pensiero ti  logora  il cervello e non ti  dà mai pace!!

E tanti altri che fanno mille fatiche, che ci vorrebbe  un libro grosso,

per  raccontarle tutte, storie  belle ma spesso brutte, che mi sono  commosso!

 

Le donne della  nostra vita, che a volte stanno a casa,

lavorano  in silenzio e fanno un gran lavoro,

moglie, mamma, figlia, e quando se riposa,

la casa è come un’azienda e lei, la rende oro!

Un amministratore attento e scrupoloso,

e quando fà  il doppio lavoro, non devi esser  geloso,

perche lei fa mille cose insieme,  è la sua natura,

devi esser comprensivo, perche la sua vita è dura!!

A tutte queste vite,  al loro immenso  sforzo  e  al  loro coraggio,

che  il vostro esempio sia per il  mondo  un vanto,

auguri................oggi è ‘l primo Maggio!!!