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8 marzo 2012 - Un nuovo inizio

mercoledì 7 marzo 2012
di Cristina Calcagni

La Giornata Internazionale della Donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno, per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia per le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Nel nostro Paese questa celebrazione si è tenuta per la prima volta nel 1911.

101 anni.

Questo secolo avrebbe dovuto far sparire ogni traccia di differenza di genere: DONNE- LAVORO- ISTAT: IN AUMENTO DISOCCUPAZIONE FEMMINILE + 3,2% CONTRO 2,6% DISOCCUPAZIONE MASCHILE
A gennaio la variazione congiunturale dell'occupazione riguarda, con la medesima intensità (+0,1%), sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua l'aumento riguarda esclusivamente la componente femminile (+1,4%), mentre l'occupazione maschile diminuisce dello 0,7%.

Avrebbe dovuto lasciare solo un lontano ricordo di sfruttamento, di prevaricazione, di differenziazione, di miserabili atti di violenza, di omicidi impari (siamo arrivati ai 200 l'anno, negli ultimi anni).

Invece l'anno che è appena entrato, con una candida nevicata, ci ha regalato l'ultimo brutale atto di violenza che un uomo possa compiere su una donna. Una giovane studentessa dell'Aquila. Di quella che doveva essere una serata spensierata trascorsa in discoteca, di quello che doveva essere un normalissimo approccio tra due giovani coetanei, l'epilogo forse scontato ed invece? Una neve candida, pura, bianchissima, con tanto sangue, un corpo seminudo esposto ad una temperatura sotto ai 10°; morta per i primi a soccorrerla. Una immagine scioccante, il resto del racconto lo è ancora di più, e lo risparmierò qui. Perché continuare a paragonare questi individui a delle belve, ritengo che sia un insulto anche per il mondo animale. Una belva potrebbe commettere quello scempio ma, solo per sopravvivere, non certo per avere un rapporto sessuale. Perché continuare a definirli diversamente da quello che rappresentano: NIENTE. Questo è il termine esatto. Minuscoli NIENTE che continuano ad interrompere lo scorrere della vita; perché se è vero come è vero, che la memoria umana è paragonabile ad un colino ed il tempo tutto dimentica, per questo tipo di ferite il tempo si ferma inesorabile. Povera nostra figlia.

Non dimentico tutto quel sangue su quella neve candida. Improvviso è tornato alla mia memoria il ricordo del massacro del Circeo. Era il 1975. Non dimentico la foto scioccante, imperante su tutti i giornali dell'epoca, di quel portabagagli che conteneva Donatella Colasanti, una maschera di sangue con gli occhi del terrore insieme ad un sacco dell'immondizia con il corpo straziato e senza vita di Rosaria Lopez: 36 ore di violenza e brutalità. Nessuno potrà mai dimenticare queste atrocità.

E allora in questo 8 marzo 2012 qualcosa dovrà pur cambiare. E' l'anno annunciato dai Maya, è l'anno del "Nuovo Inizio". E' arrivato il momento di cambiare: POSSIAMO, DOBBIAMO.

Buon 8 marzo a TUTTE e ... a TUTTI, con l'auspicio, per questi ultimi, che possiate divenire i "buttafuori" della violenza contro le donne.


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