opinioni

I soprannomi degli orvietani del secolo XX

lunedì 5 marzo 2012
di Nello Riscaldati

Oggi se ne fa un uso molto modesto ma nel secolo scorso e prima ancora i "soprannomi" ebbero una funzione simile a quella di un documento di identità e solo il fatto di esserne titolare era come avere un attestato di garanzia per una presenza attiva sulla piazza del villaggio.

Con il soprannome si può infatti essere identificati, chiamati, interpellati, insultati, calunniati e lodati. Una volta affibbiato non ha scadenza, anzi, munito del prefisso: "‘r poro..." o "la pora..." sopravvive a lungo al titolare.

Molto meglio insomma di un codice fiscale anche perché non va soggetto a furti o smarrimenti e addirittura, col tempo, fa cadere dalla memoria collettiva il nome ed il casato veri, cosicché si vive e si viene ricordati con il solo soprannome.

La sua origine è molteplice: può derivare, ad esempio. dal tipo di attività svolta, dall'aspetto fisico, dall'essere moglie, marito, figlio o figlia di qualcuno che aveva gia un soprannome, da qualche particolarità nel comportamento ed infine, come sempre, dalla fantasia e dalla vena canzonatoria popolare.

Quelli che seguono sono una minuscola antologia di quanti coniati in Orvieto nel secolo XX. Molti sono scomparsi, qualcuno è ancora brillantemente tra noi. Da annotare come i soprannomi femminili sono una piccola minoranza e questo, almeno in parte, è spiegato anche dal fatto che molte donne erano conosciute come la " moje o la fija de....". A volte alcune assumevano il soprannome del marito volto al femminile. Il contrario era molto meno frequente.

Per discrezione non vengono riportati i nomi di battesimo anche perché sarebbe stato arduo identificarli tutti. E' stato invece possibile, in larga misura, annotare, e chiedo scusa per eventuali probabili errori, il tipo di attività svolta. Ne risulta un quadro abbastanza fedele circa la popolosità delle arti, dei mestieri e delle professioni nella nostra città fino a qualche decennio addietro.

°°°°°°°°°°°°°°°°°

L'Abbissino muratore
L' Accorato
L'Avvocatino commerciante
Anguillone operaio
Artiballe noleggiatore

‘r Baco barista
‘r Barone antiquario
‘r Bestiolo noleggiatore
‘r Bicio calzolaio
‘r Bico commerciante
‘r Bighetto ortolano
‘r Boia oste
‘r Borboretto
‘r Brenna operaio
Baccano operaio
Bargiolle fornaio
Bascaione pescatore
Beccaccione impresario
Bicicche invalido
Bilancione
Bistecca
Bìcchere fabbro
Bichellino oste
Blasi commesso
Bisteccone
Boccanera
Bolotto impiegato
Bòmbolo mattatoio
Bottolone falegname
Bruciaferro fabbro
Bucherapane impiegato
Buriana ortolano
Bruschetta
Bruttoculo

la Cecca
‘r Cacchione
‘r Caca funaio
‘r Cellere autista
‘r Chicano
‘r Cica
‘r Cignale
‘r Cimiciaro calzolaio
‘r Ciollo netturbino
‘r Ciolo muratore
‘r Ciorre custode
‘r Cocco ristoratore
‘r Coconzo portalettere
‘r Coja ambulante
‘r Consumato commesso
‘r Conte Latta lattoniere
‘r Conte Tomaja calzolaio
‘r Cricco ortolano
Cacanocciole trasportatore
Cacarazze vigile
Cachetta insegnante
Caciola calzolaio
Cagnara facchino
Cappellone vino e cucina
Carota commerciante
Carbonchio nomade
Cannara
Cannone commerciante
Carmenia commerciante
Catirre trasportatore
Ceci commerciante
Chìcchere fotografo
Chichibio impiegato
Chicone commerciante
Cicalone
Cichetta osteria
Cordalenta commerciante
Costolone macellaio
Cristomorto
Culodoro
Culomonno commerciante
Checco de la Bracaccia oste
Checco de ‘r Frate oste

‘r Delegatino stracciarolo
‘r Diavoletto commerciante
la ‘Disfazione operaio
‘r Drago impiegato
‘r Dragone netturbino

‘r Feroce falegname
‘r Ficàro trasportatore
Fischioio rigattiere
Fofo impresario
Frocetta fabbro
Fuccellino commerciante
Fùffolo lucidatore
Fuso oste

‘r Grancio carraio
Garganella fabbro
Gigge de Bura meccanico
Gigge Consola meccanico
Gigge de la Filomena imp.comunale
Giggetto de Scarabacchione proprietario
Giubbino barbiere

l' Inventore artigiano

Làbbise
Lèbbise
Lillèra muratore-pittore
Lillo commerciante
‘l Lungo operaio

‘r Manicaro tornitore
‘r Mastro falegname
Magnacolla stagnino
Mammasisa nomade
Mastrèttere muratore
Mazzolo nomade
Mazzuoca commesso
Mecastrone
Memmo ‘r Sordo falegname
Mendoza commerciante
Mezzagallina operaio
Mòfene violinista
Mollicone
Mortaletto falegname
Mozzorecchio fabbro

Neno de la Nesta agricoltore
Nerofumo macellaio
Nicolizio

L'Ometto commerciante
l' Omo operaio
l'Oncio stagnino

Peppe d'Alemagno falegname
Peppe ‘r Beato commerciante
Peppe de Bico rappresentante
Peppe de Buco ortolano
Peppe ‘r Buciardo falegname
Peppe de la Gesuina commerciante
(detto "il Paccuto")
Peppe de la Lola commerciante
Peppe de Palla ortolano
Peppe ‘r Martire
Peppe Lolla ortolano
Peppe de la Riorò ortolano
Peppe de la Rosa
Peppe ‘r Santo
Peppeduro contadino
Peppone calzolaio
Peppetto calzolaio
‘r Peloso netturbino
‘r Pomposo necroforo
‘r Potente agricoltore
‘r Principe de la Vorga falegname
Paletta medico
Panduro falegname
Paneperso meccanico
Papicchio becchino
Petingue commesso
Piccirillo fornaio
Piccone falegname
Pilozzo pecoraio
Pioggia mandolinista
Pirallo
Pirolino
Pisellino insegnante
Pisellone
Pistoletta tabaccaio
Petollo calzolaio
Pitale muratore
Pitòlo capomastro
Pomodoro banco a piazza
Pormonite
Pornella caneparo
Portafojo marmista

Rancichino
‘r Rocchio oste
Ronchettino carrettiere
‘r Roscetto arrotino

‘r Serpe falegname
‘r Sorce falegname
lo Scolorito meccanico
lo Striminzito insegnante
Sarachino calzolaio
Sanguesparso ombrellaio
Sbiciòla calzolaio
Sbrodolone fabbric.di cocchi
Scappavia ortolano
Scarabacchione
Scarafone nomade
Scaramuccia oste
lo Sceriffo
Schicchi
Schizzo imbianchino
Sciabolotto fabbro
Sciarpetta artigiano
Scopone operaio
Sparisce calzolaio
Stinchelli oste
Sostacchina muratore
Svetonio fornaio

‘r Tizzetto
‘ Toppolo oste
‘r Triocco trasportatore
‘r Trippa portapacchi
‘r Trivello imp.comunale
Tabbarrino commerciante
Taraschi
Tellempio portaletttere
Testolina operaio
Ticopio fabbro
Titonfo imp.funicolare
Titobilla
Tizzonero commerciante
Treccantone oste
Traluce barbiere
Tripparsugo maestro di musica
Trippetta operaio
Tubbo idraulico

Zaganella
Zanfirre autonoleggiatore

La Barattiera friggitrice
La Bionda casalinga
La Bruciata casalinga
la Caramellona casalinga
la Credenzona casalinga
la sora Chichì casalinga
la Dinda fruttivendola
la Friggitora friggitrice
la Limonara fruttivendola
la Piròla locandiera
la Prisca cartolaia
la Rancichella vino e cucina
la Riccia casalinga
la Riorò ortolana
la Scarpara commerciante
la Signorona
la Stracciaretta possidente

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Uomini o donne, militari o ragazzi, sono tutte "schegge del nostro Tufo"!

Concludo con un flash su una simpatica quanto equivocabile scenetta che la nostra tradizione ci assicura vera e frequente e che molti orvietani hanno già sentito raccontare da altri, e cioè:

-Il saluto mattutino a S.Giuseppe, con tanto di accenno di cavata di cappello, tra il maestro Casini che s'avvia a scuola ed il canonico Palazzetti che scende da via del Duomo: "Bongiorno, sor Casi',...bongiorno sor cano',..."!