opinioni

Bilancio: Il riequilibrio del poco o niente

martedì 18 ottobre 2011
di Massimo Gnagnarini, soldato semplice dell'UDC
Bilancio: Il riequilibrio del poco o niente

La manovra di riequilibrio presentata dalla giunta e in discussione il prossimo 21 ottobre in Consiglio comunale, appare fine a se stessa e non serve a stimolare né le domande né le risposte di cui Orvieto ha bisogno. In altre parole si tratta, ancora una volta, di operazioni di piccolo cabotaggio volte a differire e mascherare le cifre allo scopo di farle quadrare nel mero periodo dell'esercizio annuale del bilancio scaricando sul futuro i nodi e i debiti che il permanere di uno squilibrio strutturale continua a generare.

Eccone a seguire una breve e non certo esaustiva rassegna delle ragioni:

1) Altro che risparmi! I soldi che quest'anno non verranno dati a RBS bisogna accantonarli per pagare i differenziali negativi dei contratti BNL che non sono più neutralizzati da quelli cosiddetti mirror decaduti per effetto dell'accordo transattivo stipulato con gli inglesi. Non solo ma ci si è impegnati a pagare agli inglesi, dal 2012 al 2014, anche la somma di 1,5 Mln che dovrà esser reperita in qualche modo anche da chi verrà dopo Concina.

2) Se fosse rispettata la previsione di incassare 1Mln di euro dai biglietti e dagli abbonamenti ai parcheggi, passati, in questi ultimi mesi, alla gestione diretta del comune, sarebbe un risultato splendido. Temo che almeno per quest'anno in considerazione dei pochi mesi ancora a disposizione tale previsione non potrà pienamente realizzarsi.

Tuttavia meno male che in questo caso l'amministrazione si è finalmente convertita alla gestione in proprio dopo aver perso due anni tra una sciocchezza e l'altra con le tentate concessioni ventennali o i bandi pubblici per la vendita dei posti macchina. Per aver suggerito e sempre sostenuto l'economicità della gestione diretta e strenuamente aver smontato, numeri alla mano, l'antieconomicità delle suddette scelleratezze messe in campo in precedenza mi sono attirato critiche e qualche sberleffo da parte degli yesman del sindaco.

3) La quadratura dei conti per il 2011 poggia su oltre 1 Ml di euro di entrate straordinarie e perciò irripetibili riguardanti il recupero dell'evasione Ici e Tarsu. Riequilibrare i conti significa anche indicare come e che cosa sostituirà questi cespiti che, oltretutto, anche per l'anno in corso, un conto è il loro accertamento un altro è l'effettiva loro riscossione.

4) E' stato reintrodotto il canone di affitto dei locali dell'ex ospedale, inopinatamente decurtato in sede previsionale e sul quale si era appuntata l'attenzione dei Revisori dei Conti che lo scorso mese di luglio, per questo ed altri motivi, avevano poi dato parere negativo sul bilancio. Solo per questo, in quella occasione, essi ricevettero il pubblico biasimo e qualcosa di più da parte di alcuni amministratori che oggi, di fatto, hanno però accolto, seppur parzialmente, le indicazioni di quei professionisti tacciati di partigianeria.

Infine vale ricordare ciò che il Dott. Dino Bronzo anche in questa occasione ribadisce e cioè che se non si riesce a vendere il patrimonio entro il 31/12/2011 siamo fottuti. Naturalmente l'espressione usata è solo mia giacchè il ragioniere capo del comune di Orvieto si limita a richiamare il concetto nella ineccepibile forma tecnica e professionale che gli si addice.

In conclusione si può ben dire che la politica dei tagli avviata da alcuni mesi non è sufficiente a colmare la differenza tra entrate e uscite e permane un buco strutturale del bilancio stimabile in oltre 2 Mln di euro.

Le giuste domande per trovare le giuste risposte per riequilibrare i conti orvietani dovranno essere rivolte sul versante delle nuove possibili entrate e queste possono derivare solo da nuovi investimenti sulla città sia pubblici che privati.

Ma questa è un'altra storia che l'amministrazione Concina non sembra in grado di affrontare e percorrere con successo.

Ma secondo il PdL siamo a un passo dal risanamento