opinioni

Destinazione Orvieto non è credibile

domenica 18 settembre 2011
di Paolo Borrello

Da alcuni giorni è terminata la seconda iniziativa di "Destinazione Orvieto", il progetto portato avanti dalla redazione del periodico "Think Tank". Gli obiettivi del progetto sono più che condivisibili: l'elaborazione di proposte, a partire dalla destinazione futura dell'ex caserma Piave, che puntino a promuovere un nuovo sviluppo della nostra città.

Perché quel progetto non è credibile, a mio avviso? Per vari motivi.

In primo luogo, come per ogni progetto, è importante la credibilità dei sostenitori del progetto. E alcuni dei sostenitori di "Destinazione Orvieto" non sono affatto credibili come persone in grado non solo di proporre qualcosa di nuovo per la nostra città ma anche di realizzarlo.

Alcuni esempi. Uno dei promotori del progetto è Andrea Scopetti, già membro della segreteria regionale del Pd, responsabile organizzativo della campagna elettorale a sostegno della candidatura di Loriana Stella a sindaco. E proprio come responsabile delle campagna Andrea non è stato certo esente da errori, tutt'altro, di notevole rilievo che, anch'essi, hanno portato alla sconfitta del centrosinistra.

Al dibattito ha partecipato, tra gli altri, la stessa Loriana Stella che, ovviamente, ha ancora maggiori responsabilità di Scopetti nella conduzione della campagna elettorale, soprattutto nella fase finale. E la Stella ha compiuto errori imperdonabili, che peraltro non ha mai ammesso, il cui esito finale è evidente a tutti.

Al dibattito ha partecipato poi Valentino Filippetti, attivo collaboratore di "Think Tank". Filippetti non è certo un "uomo nuovo" della politica orvietana. Filippetti, tra l'altro, nel corso della sua attività politica pluriennale, ha ripetutamente svolto un ruolo negativo, da quando era segretario del Pci. Lo stesso Filippetti, peraltro, dimostrando una coerenza invidiabile, dopo essere stato dimissionato da segretario del Pci, è passato a Rifondazione Comunista per poi, successivamente, rientrare nei DS ed aderire infine al Pd.

Non si tratta di prevedere delle "liste di proscrizione", ma è evidente che i progetti camminano sulle gambe di persone in "carne ed ossa" che, ripeto, devono essere credibili.

Non solo. La gran parte dei sostenitori del progetto aderiscono al Pd o sono vicini a questo partito. Lo si nota anche considerando la maggioranza degli autori degli articoli del numero di "Think Tank", pubblicato in preparazione della seconda iniziativa di "Destinazione Orvieto". Tra gli altri vi hanno scritto Sandro Gozi, parlamentare del Pd, Catiuscia Marini, presidente della Giunta regionale, Fausto Galanello, consigliere regionale, Riccardo Maranga, sindaco di Amelia, tutti iscritti al Pd.

Tale presenza di autorevoli esponenti del Pd rappresenta la spiegazione più evidente di una caratteristica dell'intero numero, a cui prima ho fatto riferimento, di "Think Tank": l'assenza di critiche all'azione passata e presente del Pd orvietano. E ciò è un errore madornale: per costruire un alternativa credibile ed efficace al centrodestra, anche solamente per la credibilità dei progetti che si intendono proporre, non si può non ammettere che le difficoltà attraversate attualmente dalla città di Orvieto dipendono sì dalla nefasta politica promossa dall'amministrazione Concina ma anche dall'immobilismo del Pd orvietano, nelle sue diverse componenti, e del gruppo consiliare del Pd, per non parlare delle responsabilità dell'amministrazioni guidate da Cimicchi e Mocio.

Qualcuno, leggendo quanto ho scritto fino ad ora, potrebbe obiettare: ma quale credibilità hai tu nel formulare queste critiche? Anche tu hai un passato e un presente nella politica orvietana.

Certamente, dal 1982 sono stato prima iscritto al Pci, poi al Pds, ai Ds e oggi al Pd, ma guarda caso non mi sono stati mai attribuiti incarichi di rilievo. Anche perché, forse, avevo e ho il "vizio" di dire o scrivere quello che penso? Sono stato sì un collaboratore di Cimicchi, ma solo come tecnico. Le scelte politiche più importanti Cimicchi non le ha certo prese ascoltando i miei consigli. Anzi, se li avesse talvolta ascoltati, forse i problemi attuali di Orvieto sarebbero stati un poco meno gravi.

Comunque, io credo, la strada da seguire, per ostacolare il declino di Orvieto, è diversa. Ne ho scritto quando ho proposto la costituzione di una lista civica. Chi lo ritenesse utile, potrà leggere le mie argomentazioni nel mio blog http://paoloborrello.splinder.com/post/25541969/una-lista-civica-per-orvieto. E chi fosse interessato a quanto da me proposto può inviare una mail a listaorvieto@gmail.com.

Nonostante tutto, anche perché posso sbagliarmi (non lo penso per la verità...), concludo, non ipocritamente, con un "in bocca al lupo", rivolto ai promotori di "Destinazione Orvieto". Nella nostra città l'azione politica latita e pertanto anche "Destinazione Orvieto" non può essere "bocciata" aprioristicamente. Ma credo che sia ancora possibile e doveroso, ad Orvieto, esprimere apertamente il proprio pensiero, anche le proprie critiche (le mie fra l'altro hanno uno spirito costruttivo pur se non pretendo che ci credano i promotori di "Destinazione Orvieto"...). Criticare esplicitamente è meglio che tacere, formulando invece valutazioni negative senza esporsi affatto.