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Sui derivati incalza Gnagnarini: "Incredibile. Il Comune fa causa a chi paga denaro (BNL) e non a chi lo esige per 1 Mln l'anno (RBS)"

domenica 19 giugno 2011
di Massimo Gnagnarini
Sui derivati incalza Gnagnarini: "Incredibile. Il Comune fa causa a chi paga denaro (BNL) e non a chi lo esige per 1 Mln l'anno (RBS)"

In materia di SWAP, i pesanti derivari che concorrono a prosciugare le casse del Comune di Orvieto, riceviamo e pubblichiamo la seguente opinione di massimo Gnagnarini, esperto di finanza che segue la questione fin dal suo esplodere alcuni anni fa.

I dubbi sugli Swap. Chi ci guadagna?

Ho letto il resoconto della seduta del Consiglio comunale di Orvieto di venerdì 17/6/2011 con riguardo alla vicenda degli Swap e alla decisione, presa da nove consiglieri comunali, di ratificare l'operato della giunta circa la causa intentata contro la BNL nello scorso mese di marzo.

Sono rimasto esterefatto dalle argomentazioni addotte dall'assessore Romiti e da quelle di altri consiglieri con le quali si vorrebbe giustificare l'utilità della causa contro la BNL e non, invece, contro la RBS.

Infatti Romiti conosce e gli altri consiglieri dovrebbero sapere che, per effetto dei contratti in essere, compresi i cosiddetti contratti mirror attivati dalla ristrutturazione del portafoglio dei derivati effettuata nel dicembre del 2007, il Comune di Orvieto, allo stato attuale delle cose, percepisce denaro per tre contratti BNL e paga denaro (molto) per il contratto RBS.

Questa non è la mera opinione di chi scrive, ma è la fotografia del Bilancio consuntivo 2010 approvato dal Consiglio comunale, certificato dalla Ragioneria e registrata sull'apposita scheda tecnica predisposta dai Revisori dei conti.

Si, è proprio così. Giacchè gli altri cinque contratti della BNL che producono perdite furono interamente coperti dai contratti mirror stipulati con RBS , che curò la ristrutturazione dell'intero portafoglio nel 2007, così che, da allora, essi non comportano più alcun onere per il comune.

Se dunque la causa contro la BNL avesse esito vittorioso il comune perderebbe di sicuro gli introiti assicurati dai tre contratti in attivo, mentre sarebbe solo la RBS a risparmiare tutti i soldi che deve sborsare sugli altri cinque contratti mirror relativi a quelli che verrebbero a decadere per effetto della eventuale sentenza giudiziaria.

Ovviamente gli oneri che RBS si assunse nei confronti dei derivati (cattivi) di BNL furono a suo tempo ricalcolati sul nuovo contratto che il Comune stipulò con la banca inglese e che stiamo tuttora pagando con le pesanti rate per 1 Mln l'anno.

Insomma con la causa contro la BNL è come se ci tutelassimo verso un debito che avevamo già saldato attraverso l'assunzione delle nuove obbligazioni con la RBS.

Come ho più volte sostenuto questa soluzione appare del tutto sconveniente oltre alle ipotesi di illegittimità che francamente non mi sembrano affatto peregrine.

Può darsi che io mi sia "rincoglionito" o sia molto meno esperto di conti di quanto mi sforzi di apparire, ma di fronte all'evidenza, suggerisco sommessamente, che certi dubbi sarebbe salutare se insorgessero anche in altri su cui gravano responsabilità reali e certamente maggiori di quelle delle semplici opinioni alle quali, però, non mi sottraggo certo.