opinioni

100.000 euro per i giovani orvietani

martedì 19 aprile 2011
di Massimo Gnagnarini

Sono poco più di 3000 i giovani in età tra i 18 e i 34 anni che vivono ad Orvieto, una minoranza del 15 % dell' intera popolazione del comune.
Si sa che la politica è più orientata a soddisfare i bisogni dei molti rispetto a quelli dei pochi, non fosse altro per il numero maggiore di voti che si possono raccogliere, così, magari, è capitato anche di provvedere alle colonie marine per gli anziani pensionati e di trascurare del tutto le politiche giovanili.
Naturalmente il problema principale delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi non è quello di farsi accompagnare al mare, ma più drammaticamente di essere aiutati a procurarsi un reddito e più in generale uno sbocco occupazionale.
Anche in presenza di una crisi finanziaria prossima al collasso gestionale, quale è quella attraversata dal Comune di Orvieto, sarebbe utile investire un po' di soldi pubblici locali a favore di questa dimenticata categoria di cittadini, i giovani, il cui futuro coincide con quello della città.

Una proposta concreta.

Un bando-concorso per start-up di microimpresa innovativa giovanile con finanziamenti di progetti di imprenditoria giovanile riservato ai giovani residenti a Orvieto da ripartire tra i settori economici più interessanti per il nostro territorio:
1) Servizi di accoglienza e per il turismo
2) Filiere dei prodotti enogastronomici tipici
3) Innovazione tecnologica

Previsione e copertura finanziaria.

Già in occasione della presentazione del bilancio 2011 si può provvedere alla creazione di un apposito fondo da 100.000 euro da destinare al bando-concorso e nel contempo darvi copertura finanziaria attraverso l'iscrizione tra le entrate del bilancio di un canone per una nuova concessione della gestione del Palazzo dei Congressi, attualmente del tutto improduttivo, da esternalizzare con apposita gara pubblica.

Spero che questa idea possa esser ripresa e opportunamente elaborata nelle sedi istituzionali.
Se qualche consigliere comunale volesse approfondire sono disponibile a fornire tutti gli elementi e le informazioni utili per un esauriente esame di fattibilità, dal quadro normativo nazionale, UE, nonchè di analoghe iniziative intraprese da altri comuni.
Chi, diversamente, dovesse ritenere una simile iniziativa non compatibile con la situazione finanziaria del comune di Orvieto deve rendersi conto che la città ha bisogno di input positivi e di guardare al futuro per non rimanere annichilita solo dai "tagli" o dagli sbagli passati e presenti.
E' vero che finora abbiamo avuto fin troppi "ragionieri", me compreso, che si occupano dei disastrati conti della città, mentre , invece, abbiamo soprattutto un gran bisogno di altrettanti "visionari" che si occupino del suo futuro.