opinioni

Il lodo Gnagnarini

domenica 21 novembre 2010
di Massimo Gnagnarini

La situazione è sotto gli occhi di tutti. Esiste ancora qualche margine o qualche soluzione per salvare Orvieto dal fallimento finanziario del Comune? La ragione direbbe di no. Eppure la Politica, per definizione, non può arrendersi.

Suggerirei questo apparentemente improbabile "lodo":

1) Azzeramento della Giunta e accordo tra tutti i partiti, con "asseveramento" politico di Provincia e Regione.

2) Chiusura in perdita del 2010 con violazione del patto di stabilità e aggiornamento del deficit complessivo a 15 Ml di euro.

3) Conferenza programmatica su cartolarizzazione del patrimonio immobiliare in ripiano del deficit e stabilizzazione del bilancio 2011 con nuove entrate dalla gestione diretta dei parcheggi e dei beni culturali oltre a merchandising, energia, personale, raccolta differenziata. Per i tagli saranno obbligati quelli derivanti dallo sfondamento del patto.

4) Entro il 31/12/2010 approvazione del Consiglio comunale e varo del nuovo esecutivo.

L'alternativa sciagurata è quella di non fare niente o peggio continuare questo strazio ancora qualche mese fino a quando sarà dichiarato il dissesto finanziario del Comune.

Chi può o deve prendere l'iniziativa? Chiunque. Già domani in Consiglio comunale il Sindaco o il Presidente Frizza o il Gruppo del PD o del PDL per il voto di un preambolo che rappresenti una sorta di nuova road map senza la quale rimane solo che goderci questa fine del 2010 nell'incanto dell'atmosfera creata da UJW e poi spolverare la sedia per il Commissario che ha già in tasca il biglietto per Orvieto.