opinioni

Da Fazio e Saviano a Renzi e Civati: la doppia sfida a Berlusconi

domenica 14 novembre 2010
di Flavio Zambelli

Nella settimana che ci siamo lasciati alle spalle, sono successi eventi di significativa importanza. Il primo e' un evento di natura televisiva. Per la prima volta dopo dieci anni, c'e' stata un'inversione di tendenza vera nei dati-auditel sugli ascolti televisivi. Il "Grande Fratello", ossia il reality -show piu' importante delle emittenti Mediaset di Berlusconi, e' stato sonoramente battuto. Per la prima volta dal 2000, il programma piu' nazional-popolare di Mediaset e' stato sconfitto nello share degli ascolti televisivi dei telespettatori. Il programma di Fazio "Vieni via con me" di lunedi' sera, in collaborazione con Roberto Saviano, l'eroe anti-camorra, e con la partecipazione del comico Roberto Benigni, ha sconfitto il "Grande Fratello". Finalmente siamo riusciti a trovare nella tv di Stato un programma di approfondimento culturale-politico in grado di determinare un inversione di tendenza nei gusti televisivi degli italiani.

Non ho pregiudiziali verso tutti i reality-show. Per esempio "Amici di Maria de Filippi" e' un tipo di format in cui i ragazzi sono chiamati a mostrare e a perfezionare il loro personale talento nei vari tipi di danza e nella musica. Il talento, che madre natura concede, deve essere sempre e comunque tenuto in allenamento, con diversi sacrifici per i ragazzi della scuola di "Amici". Da questo programma sono venute fuori anche delle punte di diamante musicali e ballerini importanti. Questo quindi e' un reality di tutto rispetto. Al contrario "Il Grande Fratello" insegna ai giovani che bisogna vincere i provini assolutamente per entrare nella casa; perche' dentro la "casa" c'e' il paese dei balocchi. Si puo' diventare ricchi e famosi stando dalla mattina alla sera davanti alle telecamere chiusi dentro una casa, senza fare niente. Anzi facendo giochi di una frivolezza assoluta (e sono stato tenero con le parole). Che poi dalla casa del GF sia emerso anche qualche attore talentuoso, rappresenta un'eccezione che conferma la regola. E comunque il merito e' personale dell'attore talentuoso, non del format GF.

La Rai ha trovato, nello stesso spazio serale, un programma vero con gente vera. Roberto Saviano ha sacrificato la sicurezza della sua vita per denunciare pubblicamente fatti e nomi riguardanti la criminalita' organizzata in Campania. Questo e' un eroe!!; non chi entra e esce dalla casa del "Grande Fratello." Fazio e Benigni, sono dei fuoriclasse nei loro rispettivi ambiti professionali. Con questi personaggi il programma della Rai e' in grado di dare altre "mazzate" nei dati Auditel al "Grande Fratello", anche nei successivi lunedi' sera. Speriamo fino al punto da convincere Mediaset, dopo dieci lunghissimi anni, a chiudere con le interminabili edizioni del GF. Perche' non se ne puo' piu'.

L'altro evento importante si e' svolto nello scorso week-end alla stazione Leopolda di Firenze. I piu' grandi giovani talentuosi del PD nazionale, Matteo Renzi e Giuseppe Civati, con la partecipazione di Debora Serracchiani, hanno organizzato un incontro fra tutti i giovani interessati a mandare a casa (rottamare) la vecchia classe dirigente del partito; con l'ottica, ovviamente, di mandare a casa Berlusconi e i suoi fedelissimi alleati. Il problema e' che i leader attuali del Pd si sono dimostrati inadeguati a battere Berlusconi. In questi sedici anni hanno sempre perso con il Cavaliere di Arcore. Anche le vittorie del 1996 e del 2006 del centrosinistra, sono state vittorie talmente risicate, o quasi-pareggi, tali da fornire una maggioranza parlamentare debolissima e costretta ai compromessi continui con Berlusconi.

Intendiamoci; quando si dice mandare a casa la "vecchia " classe dirigente, bisogna intendersi sul termine "vecchia". Non e' un problema di natura anagrafica. E' anche quello; ma non in maniera assoluta. Ci puo' essere gente di 60 o 70 anni che porta ventate di novita', perche' non si e' mai compromessa con la solita partitocrazia degli apparati e con i vecchi governi nazionali o locali. Nel centrodestra, lo stesso Toni Concina, all'eta' di 70 anni, ha vinto le comunali di Orvieto puntando sulla sua figura nuova rispetto alla tipologia classica dei funzionari tradizionali dei partiti. Al contrario ci puo' essere uno di 30 o 40 anni che e' gia' politicamente vecchio, perche' e' fortemente condizionato dall'appartenenza a questa o a quella corrente vecchia e tradizionale di un partito.

In ogni caso, facendo un parallelismo, cosi' come Fazio-Saviano hanno battuto il programma televisivo di Berlusconi, si spera che anche Renzi-Civati costruiscano in politica le condizioni per battere il Berlusconi politico, in un futuro non troppo lontano. Con quali alleanze se ne parlera' in seguito.