opinioni

Note e osservazioni sull'operato dell'informazione locale nei recenti fatti di cronaca

mercoledì 4 agosto 2010
di Associazione Albero di Antonia

Gentili Direttrici e Direttori,
prendiamo spunto dagli articoli pubblicati negli ultimi giorni sul caso di presunta violenza in famiglia, di cui si sta occupando la Magistratura di Orvieto, ai danni di una donna che abita nel territorio, per sottoporvi una riflessione generale sul modo di presentare ai lettori e alle lettrici delle vostre testate fatti di violenza contro le donne.
L'Albero di Antonia è un'associazione di volontariato che si occupa dal 2005 di donne che decidono di uscire dalla spirale della violenza; recentemente l'Associazione ha aperto, con il supporto del Comune di Orvieto, un Centro di Ascolto Antiviolenza.

Per aiutare le donne e i figli che si trovano in ambienti familiari violenti è necessaria la collaborazione in rete di tutte le istituzioni e dei servizi pubblici con le associazioni di donne. Proprio per la complessità del fenomeno è importante la collaborazione anche delle organizzazioni sociali e della società civile, in particolare della stampa.
Gli organi di stampa, proprio per la loro capillare diffusione e per il riscontro che hanno sul territorio, sono un veicolo strategico di sensibilizzazione sul tema della violenza psicologica, fisica, economica e sovente sessuale, agita frequentemente all'interno della famiglia, dagli uomini contro le donne e i figli.

E' utile che gli articoli su questo argomento sottolineino la frequenza, diffusione e trasversalità del fenomeno, grandemente sottostimato e non riconosciuto; oltre il 90% dei reati non viene denunciato e la violenza è ancora da molti socialmente ritenuta come "naturale e accettabile", soprattutto all'interno delle relazioni di coppia.
E' fondamentale che tali notizie circolino, ma indispensabile è però salvaguardare l'identità delle persone coinvolte, soprattutto per il riguardo dovuto ai minori e alla donna; per le donne che hanno detto basta alla violenza, con un coraggioso atto di denuncia, l'emersione pubblica del caso può dar luogo ad un'ulteriore serie di umiliazioni, minacce, paure, se le notizie non vengono trattate con la massima attenzione.

Vi chiediamo, dunque, di adoperarvi per un più attento trattamento dei dati personali. Negli articoli di stampa ai quali facciamo riferimento, ci sono sembrati eccessivi i dettagli sulle identità delle persone coinvolte, facilmente riconoscibili all'interno delle comunità di appartenenza. Abbiamo notato anche alcune inesattezze rispetto allo svolgimento dei fatti, e il richiamo a dettagli "piccanti" sulle violenze del maltrattante, che sicuramente incuriosiscono il lettore medio, ma non contribuiscono in alcun modo a una maggiore consapevolezza del problema, e sviliscono ulteriormente la donna offesa.

Rimanendo a Vs. disposizione per approfondimenti sul fenomeno e sui dati statistici rilevati a livello regionale, confidando nella Vs. collaborazione e sensibilità, si porgono i più cordiali saluti.

Orvieto 4 Agosto 2010

Associazione L'Albero di Antonia

Nota della Direttora Laura Ricci