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Sacripanti contro Lorenzetti. "Ingiuriose e calunniose le affermazioni scagliate dalla ex-governatrice contro il premier Berlusconi"

mercoledì 28 luglio 2010
Sacripanti contro Lorenzetti. "Ingiuriose e calunniose le affermazioni scagliate dalla ex-governatrice contro il premier Berlusconi"

Ad Andrea Sacripanti, consigliere provinciale (PdL), non è piaciuto l'intervento della ex governatrice della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti:

"Nel suo intervento alla festa democratica di Orvieto, - afferma Sacripanti, - in occasione della presentazione di un libro sulla ricostruzione post terremoto in Abruzzo (in onda in questi giorni sulla televisione locale), riferendosi espressamente al Presidente del Consiglio con epiteti quali "maiale, malfattore, ecc..", ha dato l'ennesima dimostrazione di come personaggi di spicco del centrosinistra, vuoti di contenuti e progetti, non sappiano fare altro che demonizzare ed insultare fino all'inverosimile l'avversario con il rischio, sicuramente calcolato, di fomentare nel Paese lo scontro sociale e politico.

La signora Lorenzetti, per anni baluardo regionale del partito che si chiama e si definisce democratico, dovrebbe sempre tenere a mente che Berlusconi è stato votato dalla maggioranza degli Italiani e che insulti di questo genere, che nulla hanno a che vedere con i dibattito ed il confronto politico, offendono non solo il diretto interessato, ma anche tutti i cittadini che lo hanno sostenuto e che ancora oggi lo sostengono.
In venti anni di militanza politica, vissuti a stretto contatto con vari esponenti politici, sia nazionali che locali, prima nel M.S.I., poi in A.N. ed infine nel P.d.L., non ho mai, dico mai, sentito qualcuno del mio partito rivolgersi in questi termini nei confronti di alcuno degli avversari, neanche quando vicende scabrose personali e politiche hanno colpito, come di recente, colleghi della ex Governatrice facenti parte della sua stessa coalizione o partito.

Mi aspetto e mi auguro che la signora Lorenzetti, quella sera forse troppo coinvolta dal contesto e dalla discussione a cui ha preso parte, faccia un passo indietro e chieda pubbliche scuse al Presidente del Consiglio e a tutti gli Italiani che ancora credono fermamente nella Politica e nelle Istituzioni.
Sarebbe un gesto che le restituirebbe dignità e prestigio."