opinioni

Orvieto. Elogio dei partiti

mercoledì 23 giugno 2010
di Massimo Gnagnarini - UDC

Va dato atto al PD e ai suoi dirigenti del significativo senso di responsabilità e di lungimiranza dimostrati con il voto di astensione sul bilancio del comune. Non meno importante del pur coraggiosissimo e apprezzabilissimo singolo voto favorevole dei socialisti.

Un voto tutto politico che, in entrambi i casi, per la prima volta rompe, anche a Orvieto, una tradizione e una consuetudine che voleva destra e sinistra sempre e comunque contrapposti specie nei passaggi fondamentali del confronto e delle posizioni.

E' una grande novità di cui la destra deve far tesoro se e quando tornerà all'opposizione.

Non solo, ma avendo io partecipato alla fase di preparazione del bilancio, posso testimoniare il valore e la schiettezza del contributo di idee e di contenuti offerti dall'opposizione in quella sede certamente non minori di quelli apportati dal centrodestra con i suoi vari esponenti.

Accanto alla straordinaria figura del Sindaco che sul piano squisitamente politico ha compiuto un vero capolavoro frutto della sua arte di comunicazione e di relazione, è germogliata una nuova stagione per Orvieto che in tutti i modi và incoraggiata.

Ora si passi alla fase esecutiva. Gli obiettivi sono noti e il consenso assicurato. La prima verifica sarà a settembre in occasione dell'aggiustamento di bilancio. Lì si vedrà se tutti " gli atleti migliori", quelli che devono "finalizzare il gioco", ricompresi nella squadra di Concina, saranno ciascuno e nella loro collegialità in grado di attuare e concretizzare la mission che glienè deriva.

Se ci fossero ancora difficoltà o incertezze in quel che molti hanno definito l'inevitabile rodaggio di una Giunta inesperta, allora il Sindaco non esiti a rivolgersi e attingere alle risorse umane presenti in un intero consiglio comunale che gli ha appena riconosciuto piena e piuttosto ampia fiducia. Anzi, in questo caso, gliene correrebbe l'obbligo morale ancorchè politico.