opinioni

Orvietani apatici? Forse no. Che ne pensate dell'ex caserma Piave?

lunedì 17 maggio 2010
di Paolo Borrello

Uno degli obiettivi principali del mio ultimo intervento "Ipermercato e abitazioni nell'ex caserma Piave", era quello di stimolare la discussione, fra gli orvietani, sul futuro dell'ex caserma Piave.
In parte questo obiettivo lo considero raggiunto.

Ma occorre andare oltre, a mio avviso. Perchè tutti coloro che hanno un'idea sul futuro dell'ex caserma Piave non commentano questa mia nota oppure non inviano ai giornali on line un articolo, esprimendo la loro opinione sul futuro dell'ex caserma? Gli orvietani, spesso, sono accusati di essere apatici, di lamentarsi e basta, di criticare e basta. In realtà tale atteggiamento è diffuso non solo a Orvieto ma anche in molte altre città di provincia (non dimentichiamoci che Orvieto dall'illustre e glorioso passato ora è un "paesotto" di circa 21.000 abitanti).


Comunque il futuro dell'ex caserma Piave non può essere analizzato solo dagli "addetti ai lavori", dai sindaci, dagli assessori, dai consiglieri comunali, dai rappresentanti dei partiti, all'interno delle "segrete stanze"...
La discussione su questo importante tema deve essere molto più ampia. Del resto l'influenza del web, di internet, sulla politica sta crescendo, pur se lentamente, anche in Italia (negli Stati Uniti d'America siamo su altri livelli non irraggiungibili però). E qui a Orvieto ci proviamo a dire qualcosa, di destra o di sinistra, parafrasando Nanni Moretti, non importa?


Per una volta, non abbiamo paura delle "ritorsioni". Considerate che la politica è sempre più debole e le promesse elettorali di "dare una mano" alle nostre famiglie, ai nostri figli, ai nostri nipoti, inevitabilmente sono sempre più frequentemente disattese. E poi ci sono sempre i "nickname" anche se sarebbe auspicabile che su questo argomento chi intendesse esprimere la propria opinione si firmasse con il nome e il cognome.
Non sarebbe poi male se qualche consigliere comunale, che alcune preferenze le potrebbe avere ottenute non solo per rapporti di natura clientelare ma anche affinchè contribuisse a migliorare la situazione generale di Orvieto, intervenisse pubblicamente. E anche gli amministratori, perchè no?

Ci proviamo? Vediamo che succede?