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Ode a Loriana Stella

domenica 25 aprile 2010
di Anonimo orvietano (marcomarino)

Lei se ne andò. Sdegnosa
Abbandonò il consiglio:
Nel cuore suo sentiva
Di andar lontana un miglio
Da quelli che eran stati
Vigliacchi e traditor.

Due volte fu ingannata
Nella sua lunga storia
Da chi giammai voleva
Che a lei giungesse gloria,
Pur se nella politica
Aveva messo il cor.

Quando nel regionale
Consiglio del partito
Per esser deputata
A lei giunse l'invito,
La rabbia dei locali
Improvvida scattò.

Con un'infame lettera,
Spedita con perfidia,
Frutto d'oscure trame
Dettate dall'invidia,
La sua candidatura
Di colpo tramontò.

Solo parzial compenso
Fu alla provincia il posto,
Mentre con spirto indomito
Voleva ad ogni costo
Nella città natale
Sindaco divenir.

Vincente alle primarie,
Dopo uno scontro epico,
Chiese il rispetto sacro
Del patto giusto ed etico
Siglato nel partito
E che niun dovea tradir.

Meglio sarebbe stato
L'accordo col serpente:
Con voti dirottati
Lei si trovò perdente.
Si regoli il buon Concina
Di chi si fida ancor.

Ora su altri impegni
Impiegherà il domani
Lasciando questa terra
Che grata è solo ai nani
E che dei suoi giganti
Nutre solo il terror.

Ci mancherai Loriana,
Che con le tue battaglie
Almeno hai tentato
Di rompere le maglie
Della catena oscura
Che lega la città.

Ci mancherà il tuo sogno
Di una realtà diversa;
E che fra i nostri giovani
Non venga mai dispersa
Quella vision politica
Fatta sol di lealtà!