opinioni

Ode a Toni

martedì 9 febbraio 2010
di Anonimo orvietano (marcomarino)

Mentre che la politica
Rimugina oppur tace,
Abbiamo un grande sindaco
Che a noi parla di pace.

Lui dal suo alto pulpito,
Con gran misericordia,
A noi violenti e irosi
Invita alla concordia.
Non più pugnali alzati,
Non più scontri verbali:
Nella futura ottica
Dobbiamo esser leali;
Non più danze di guerra
Ballate con l'elmetto:
Nella comune sala
Si esegua il minuetto
E tutti insieme uniti,
Tenendosi la mano,
Nel cuore nostro salga
Il sentimento umano.

Ora che abbiam capito
L'animo suo gentile,
Chi non fa un passo indietro
È Maramaldo e vile.

S'elevi a Dio nel cielo
Di noi fedeli un canto:
Vogliam che questo sindaco
Da subito sia santo;
Così che in calendario
Avremo un terzo Antonio:
Si, lui che avrà sconfitto
Le forze del demonio.
E se quello da Padova
Per simbolo ha il Bambino,
Mentre l'Abate porta
Dappresso il porcellino,
Come farem conoscere
Da tutto il mondo intero
Il nostro santo sindaco
Voluto anche dal clero?
Il ciel mi die' visione:
Lui condurrà per mano,
Nel senso più politico,
Un'anatra e un germano.