opinioni

Questione Comunità Montana ONAT, Ancora alcune riflessioni delle rappresentanze sindacali interne

lunedì 7 dicembre 2009
di Alessandro Rosati, RSU ONAT

Come RSU abbiamo il dovere di difendere i diritti, ma ancor prima la Dignità delle persone, dei lavoratori che rappresentiamo. Per questo motivo siamo costretti a puntare il dito verso chi, con il suo comportamento mette in discussione questi principi fondamentali. E così dobbiamo parlare di politica anche se rappresenta un aspetto marginale della nostra vita. Ma quando questa, con i suoi atti irresponsabili, calpesta la nostra dignità di uomini e di lavoratori non possiamo tacere. La regione Umbria ha partorito una legge di riordino delle CC.MM. miope, che oltre a non avere una copertura finanziaria ha reso ingovernabile dal punto di vista politico il nostro Ente. Ma non contenti del pastrocchio regionale i referenti politici locali hanno contribuito in modo sostanziale al momento difficile che stiamo vivendo.

Il consiglio, nelle rarissime volte che si è riunito, non ha saputo dare delle risposte: in dodici mesi non è riuscito a nominare un presidente ed una giunta!! L'approvazione del bilancio preventivo è da considerarsi, a nostro avviso, non un atto politico ma un atto tecnico dovuto. E' così che la politica locale ha dimostrato tutta la sua approssimazione, la sua debolezza, la sua incompetenza. Saremmo curiosi di prendere uno ad uno i nostri consiglieri per rivolgere loro poche circostanziate domande. Saremmo curiosi di sapere da loro se sanno che cosa è la C.M., come funziona, quali funzioni svolge, quali servizi eroga sul territorio. Credo che avremmo delle belle sorprese. Tutta questa superficialità ci ferisce profondamente: non abbiamo bisogno di persone mandate a rappresentare non si sa che cosa, abbiamo bisogno di amministratori competenti! Come dipendenti (Impiegati ed operai) abbiamo dato il nostro contributo dimostrano senso di responsabilità verso l'Ente e verso i cittadini a cui diamo servizi lavorando spesso in condizioni di disagio e di criticità.

A tuttoggi la nuova C.M. ONAT e formata da due entità separate e differenti che faticano a divenire un tuttuno, anche perché nessuno sta compiendo atti concreti perché ciò avvenga. Malgrado stia passando un'altra immagine intorno ai dipendenti pubblici., noi siamo personale qualificato, con anni di esperienza alle spalle che conosce il proprio lavoro con le capacità ed i mezzi per accettare nuove sfide lavorative. Ben vengano nuove deleghe e competenze alla C.M. Siamo tra le regioni a più alto rischio idrogeologico: ci diano la possibilità, lavorando, di salvaguardare e promuovere il nostro territorio, di erogare più servizi verso i cittadini ed i comuni. In fondo non chiediamo altro che di lavorare e di essere messi nelle condizioni di poterlo fare nel migliore dei modi.