opinioni

Il busto di Geta ritrovato. Potrà trovare la sua definitiva ricollocazione a Orvieto?

sabato 21 novembre 2009
di Aramo Ermini

Durante l'estate 2008 nell'ambito degli scavi archeologici al Campo della Fiera, ad Orvieto, venne fatto un importane ritrovamento archeologico, tanto da meritare un articolo dello studioso Giuseppe della Fina sul quotidiano nazionale La Repubblica del 30 Agosto dello stesso anno.
Il Professor Della Fina, tra l'altro, si esprimeva così nell'articolo: "Un busto dell'imperatore romano Geta - secondo un'ipotesi interpretativa di Filippo Coarelli - è stato rinvenuto negli scavi archeologi condotti dall'Università di Macerata ai piedi della Rupe di Orvieto, in una area dove le ricerche dirette da Simonetta Stopponi stanno portando alla scoperta del Fanum Voltumnae. L'importante rinvenimento......"

La giornalista Laura Ricci, che ha particolarmente seguito la vicenda del ritrovamento del busto di Geta, oltre che degli scavi al Campo della Fiera, scriveva su Orvietonews del 29 Agosto 2008: ".....un magnifico busto marmoreo... ad avvalorare l'ipotesi, oltre a varie supposizioni che fanno identificare il busto per un personaggio giovane della dinastia dei Severi, il fatto che sembra somigliare all'unica effige di Geta che possediamo, quella appena decifrabile su una moneta. Per il resto, la scoperta di Orvieto è quanto mai sensazionale, proprio perché di Geta non esiste alcun ritratto marmoreo originale. "

Il busto, restaurato, è attualmente esposto al Museo Archeologico Nazionale di Perugia.

Ad un convegno svoltosi ad Orvieto nello scorso Settembre è stato annunciata, per fine anno, l'esposizione del busto nella nostra città, dove esso è stato rinvenuto e non è stato mai esposto.
Sembra però, stando ad informazione raccolte in ambiti museali, che tale esposizione sia in forse per difficoltà di individuazione della sede adatta.

Fin qui la cronaca.

Mi chiedo però, e spero che mi venga detto che la domanda è superflua, se il busto di Geta potrà essere esposto al più presto nella nostra città e, cosa altrettanto importante se non di più, se potrà entrare a far parte definitivamente dei tesori di Orvieto.

Ciò affinchè gli Orvietani possano godere di questo "....magnifico busto marmoreo....", per usare una espressione della dott.ssa Laura Ricci e perché il turismo, quindi uno de capisaldi dell'economia della città, possa giovarsi di un ulteriore motivo di attrazione (di ciò vi è estremo bisogno ).

Mi auguro di essere smentito, che qualcuno mi dica che non sono sufficientemente informato e che "lo scippo" di questo importante ritrovamento archeologico non avvenga....a vantaggio di tutti gli Orvietani.