opinioni

Votare o non votare?

sabato 24 ottobre 2009
di Vittorio Annovazzi

Votare alle elezioni politiche, senza avere la possibilità di scegliere, a sinistra tra un " Binetti and friends" ed un Marino, o, a destra tra un Capezzone e un Della Vedova, è veramente chiedere troppo alla pazienza dell'elettore.

Le liste dei candidati sono il risultato dell'estro e del capriccio delle segreterie di partito, e qui mi fermo per non ripetere cose tristemente note, dicendo solo che la politica, che dovrebbe essere sacrificio, dazione, mortificazione è, nel nostro paese, una gran bella vita, con compensi, diretti ed indiretti, sicurezza dell'avvenire, immunità e via dicendo, che - di fatto - rende difficile al politico di professione, ristretto nella sua torre d'avorio, di farsi partecipe della esperienza di vita dei comuni cittadini, e fa molto allettante l'essere proposto candidato, per sperare di entrare a vita in una casta feudale che non conosce tramonti, ma che si lamenta del proprio status e chiede sempre di più.-

Naturalmente ciascuno pensi liberamente, quando accenno ai vizi, che si faccia riferimento alla parte avversa, mentre la propria brilli per virtù civica e per amore di patria.

In questo quadro di allucinante squallore, ogni minima fiammella di luce e di speranza deve essere curata, nella speranza di una inversione di tendenza.

Le primarie del maggiore partito di opposizione, aperte a tutti gli elettori (iscriversi al registro degli elettori non impegna affatto a votare quel partito, ma solo considerarlo tra i partiti da poter votare) le primarie, dicevo, restano un fatto importante, soprattutto se saranno un esempio per le altre forze politiche: perché, anche a destra, si possa scegliere tra un Fini e un Berlusconi, dando a tutti la gioia ed il piacere di passare la mano e fare piacevolmente il nonno, come sta facendo il nostro amato Presidente Ciampi.

Lasciatemi per un momento sognare un parlamento con a capo della maggioranza Gianfranco Fini e dell'opposizione Ignazio Marino (o viceversa) : non staremmo tutti bene e non potremmo finalmente sperare nel meglio.?

Se, viceversa, si è soddisfatti della situazione attuale, meglio risparmiare tempo e denaro, e farsi una bella scampagnata, invece che dedicarci a questa prova di civiltà.