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Ospedale di Orvieto: tempo delle consegne=tempo di lavoro: una battaglia di civiltà

sabato 24 ottobre 2009
di Aramo Ermini, Delegato Sindacale di base UIL Ospedale di Orvieto

Si è tenuta, il 16 Ottobre scorso, presso il Tribunale di Orvieto, la terza udienza della causa di lavoro che alcuni infermieri ed Oss del locale Ospedale, patrocinati dalla UIL, hanno intentato alla ASL 4 di Terni, per il riconoscimento del tempo necessario alle consegne come tempo di lavoro.

Le consegne sono la descrizione, fatta dal personale infermieristico smontante al personale subentrante ad ogni cambio turno, delle condizione di ogni singolo paziente e delle Sue necessità, utile se non essenziale alla buona assistenza e cura dei degenti ospedalieri, come si può facilmente immaginare.

Nessuna equipe di personale infermieristico e di supporto prenderebbe in carico una reparto ospedaliero senza conoscere le patologie dei pazienti, i principali eventi della Loro degenza, le Loro necessità terapeutiche ed assistenziali. Ne va dell' efficacia ed efficienza dell'assistenza fatta a persone umane e non ad oggetti.

Fino ad oggi, all'Ospedale di Orvieto, il tempo necessario alle consegne in ogni reparto (15 minuti circa ad ogni cambio turno ), ricadeva sul tempo personale di ogni dipendente e non era considerato tempo di lavoro, come invece avviene in molte altre ASL d'Italia.

L'amministrazione della Asl, pur sapendo di questo passaggio del lavoro, non ha mai dichiarato esplicitamente che le consegne non dovessero essere effettuate, beneficiando di questo atto di grande responsabilità dei lavoratori ospedalieri, che permette un'assistenza più pronta e di qualità, a totale beneficio dei pazienti.

Ci sembra però venuto il momento di veder riconosciute le consegne come atto lavorativo a tutti gli effetti, necessario alla buona conduzione di ogni reparto ospedaliero, dove si lavora in turni per 24 ore al giorno, senza soluzione di continuità.

Sosteniamo che la battaglia per il tempo delle consegne riconosciuto come tempo di lavoro è quindi una battaglia di civiltà.

L'idea di di rivendicare ad Orvieto questo " diritto " è venuta, circa due anni fa al sottoscritto, scaturita dal lavoro quotidiano in corsia, subito appoggiata e resa operativamente possibile dal Segretario Provinciale della UIL Fpl Gino Venturi. Molti fra infermieri ed Oss hanno poi aderito alla rivendicazione.
Attualmente il Tribunale sta prendendo in esame il primo ricorso di cinque infermieri, supportati dalle testimonianze di altri colleghi.

La causa in discussione ad Orvieto, unica nel suo genere a livello nazionale, se riconosciuta fondata dal Tribunale del lavoro, costituirebbe un precedente per tutte le realtà ospedaliere Umbre, ed è questo che gli amministratori delle ASL temono.
Patrocina la causa per la UIL l'Avv. Maurizio Dammando del foro di Terni.