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Alle primarie del 25 ottobre anche io sosterrò Bersani

venerdì 23 ottobre 2009
di Alessia Baldini, assessore del Comune di Fabro

Ho 25 anni, sono una delle tante giovani democratiche di questo Paese e da qualche mese faccio l'assessore nel comune di Fabro. La mia vita all'interno del Partito è piuttosto recente ma di acqua ne è passata sotto ai ponti. Da Fassino segretario dei Ds a Veltroni con il neo PD, eccoci di nuovo ad un punto di svolta. Il 25 ottobre si voterà per il nuovo segretario nazionale del Partito Democratico. Il 25 ottobre si voterà apponendo sulla scheda un voto di speranza, affinché questo nostro partito torni di nuovo forte e credibile. Ed il 25 ottobre io sceglierò Bersani, abbracciando in pieno una necessità di riflessione anzitutto politica ed identitaria: cosa è la Sinistra? Cos'è il Partito Democratico e, soprattutto, cosa deve divenire? Ed è proprio da questa riflessione che dobbiamo partire per svolgere, come ricorda Bersani, un duro lavoro per costruire il senso del futuro. E un senso del futuro implica inevitabilmente capacità progettuale, un senso del futuro lo si costruisce per piccoli obiettivi intermedi, tenendo sempre ben presente la direzione: un partito carico di intelligenze e passioni in grado di risollevare gli Italiani dallo stato di profonda sfiducia, un soggetto in grado di rappresentare una guida, non solo politica ma soprattutto morale, un solido punto di riferimento contro la dispersione dell'attenzione dettata anche dall'ampio utilizzo di mezzi di "distrazione di massa", perpetrato dall'attuale governo di Centro Destra. Dobbiamo essere in grado di costruire per gli Italiani un'alternativa credibile, ancorata a forti ideali e valori di sinistra e che sappia tenere al confronto con i grandi cambiamenti epocali che stiamo attraversando, dalla crisi dell'economia mondiale ai mutamenti climatici, e tutto ciò che ne deriva.
Abbiamo bisogno di divenire un Paese che si fondi sul merito, che consenta a tutti di realizzarsi umanamente e professionalmente, che promuova l'accesso dei giovani alle imprese, che concepisca la scuola e l'università non come un parcheggio ma come luogo per una formazione di qualità per offrire a tutti pari opportunità di vita e di lavoro.
Abbiamo bisogno di un'Italia che liberi il lavoro di ragazze e ragazzi da umilianti precarietà, in cui vi sia pieno riconoscimento dei diritti e delle opportunità ed in cui nessuno venga discriminato sulla base della propria razza, sesso o religione, affinché possa realizzarsi una società più giusta per tutti, una società "sostenibile".
Ed infine, abbiamo bisogno di tornare a sperare, perchè possa concretizzarsi un nuovo modo di fare politica, lontano da personalismi, ma attento alle esigenze della collettività.
Io ho bisogno di credere nuovamente nel Partito democratico, ed alle primarie del 25 ottobre sosterrò Bottini e Bersani ed il loro "senso del futuro".


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