opinioni

La querelle del Bilancio 2009. Una matassa davvero ingarbugliata, la dipani il Presidente!

venerdì 16 ottobre 2009
di Renata Prosperini

La querelle che si sta consumando in merito al bilancio comunale 2009 e che vede duellare dinanzi al terzo Arbrito (Dante Freddi) il "Procuratore Leoni" e "l'Avvocato Basili" ed ora il "Testimone oculare Cortoni " impone alcune riflessioni. L'anomalia, come sempre tutta orvietana, di una destra occupata a presidiare i falsi in bilancio - in totale controtendenza alla legislazione depenalizzante del Governo berlusconiano - si arricchisce di spassose digressioni sugli obblighi (civici?!) che ciascun Consigliere dovrebbe adempiere autodenunziandosi. Ebbene, mi dispiace dover deludere gli impegnati opinionisti se dico, e quindi penso, che la questione sia politica prima che giuridica.

Non vi è alcuna differenza che il Presidente del Consiglio sia primus inter pares o primus super pares perché, e sin qui è pacifico, è sicuramente primus (su tale punto tutti concorderanno). Ebbene, il compito di rappresentanza che investe il Presidente del Consiglio, ha sorretto e tutt'ora sorregge, la richiesta avanzata dal Consigliere Leoni, cioè quella di far valutare (dalle Autorità?) i profili di legittimità/liceità del bilancio comunale 2009. Effettivamente tale richiesta è stata correttamente formulata, in quanto diretta al Presidente del Consiglio nella sua funzione di alto rappresentante dell'Organo comunale.
Nulla c'entra la qualifica di pubblico ufficiale in capo a ciascuno dei componenti dell'Organo rappresentativo.

Il Presidente del Consiglio comunale, dunque, si dovrà attivare in ogni sede e con tutti gli strumenti di cui vorrà dotarsi per sbrogliare politicamente e giuridicamente la matassa che si sta facendo sempre più grossa ed ingarbugliata. Alcune osservazioni conclusive, dopo aver letto l'obiettivo intervento di Fabrizio Cortoni: come mai nelle sedute Consiliari in cui si discuteva del predetto bilancio l'Onorevole, nonché Coordinatore Comunale Pd, era assenteista?

Il giorno 22 dicembre 2008 l'aula parlamentare era deserta, eppure il documento economico in questione rappresentava la massima espressione delle linee programmatiche ed amministrative dell'allora compagine di governo comunale, il cui "buon operato" è stato, per tutta la durata delle primarie, elemento di sostegno da parte dello stesso (e anche di tutti quelli di cui Cortoni chiede le dimissioni!!!! ) alla candidatura del Sindaco uscente. Rimane dunque un interrogativo: a prescindere dall'applicabilità dell'ipotesi delittuosa discussa, chi avrebbe compiuto il reato di false comunicazioni sociali? E insieme a chi?

Si indaghi! ... caro Presidente, la matassa s'ingarbuglia ancora di più ...