opinioni

Una risata li seppellirà

mercoledì 16 settembre 2009
di Carlo Mazzoni

Il famoso proverbio cinese, quello che fa attendere sulla riva del fiume, pazientemente, il cadavere del nemico, sembra attanagliarsi perfettamente alla situazione del Partito Democratico orvietano.
Niente paura, ovviamente quando parlo di cadaveri uso, beninteso, una efficiente allegorìa, ma non riesco a trovarne una più idonea...
perchè le guerre intestinali, perenni, eterne che hanno condotto a uno scontro per bande indecoroso e patetico e quindi a martellate sui cosiddetti, per giungere al capolavoro politico di questo anno elettorale, non possono che avere come finale un qualcuno (non si sa bene chi) che dovrebbe raccogliere i cocci di tanto cataclisma e farne, bontà sua, sapiente uso...

Quando sabato scorso ho presentato, assieme a Federica Fedeli e al coordinatore provinciale della mozione Marino, Emanuele Pica, la lista collegata in Umbria, appunto, all'outsider candidato segretario al prossimo
Congresso (che dovrà sfidare i giganti Bersani e Franceschini), mi sentivo l'orgoglio di rappresentare un gruppo di coraggiosi che, in barba ai pronostici e, permettetemi di dire, alle convenienze, ha scelto di fare una battaglia difficile ma doverosa: in Italia, ma soprattutto a Orvieto.

Sì, perchè appunto, proprio nella nostra piccola città, è avvenuto quello che è avvenuto.
E non parlo della sconfitta elettorale, che ogni tanto fa anche bene, ma di come è maturata.
Ora io non voglio tornare sopra a cose dette e ridette, non voglio insistere sul fatto che chi è stato responsabile di tutto ciò dovrebbe avere la decenza di farsi da parte, ma non riesco a pensare e a tollerare che dirigenti che sono tali da dieci, venti o trenta anni siano ancora lì a posizionarsi nelle mozioni considerate vincenti, un po' qua e un po' là, e prepararsi così a continuare ad essere ancora lì nei prossimi decenni a litigare, farsi dispetti e non mollare mai la poltrona.

Sarò anche demagogico, ma a Orvieto credo di non essere il solo a pensarla così.
Io ho scelto la mozione Marino per molti motivi, ma posso garantire che la mia scelta è stata dettata anche dal fatto che nella mozione Bersani (che pure avevo preso in considerazione) qui ad Orvieto erano confluiti, accanto a molte persone di cui ho stima (a partire dal segretario Trappolino, di cui non sempre ho condiviso le posizioni, ma che apprezzo per intelligenza e onestà, doti molto rare in questo giro), anche quei personaggi che sono i responsabili assoluti non solo e non tanto della sconfitta elettorale, ma del degrado MORALE, ETICO, POLITICO del partito e soprattutto della città.

Per carità di patria non parlo della mozione Franceschini, dove sono confluiti il peggio del democristianume clerico fascistoide della ex margherita nostrana e spezzoni diessini che forse hanno calcolato che qualcosa ciscappava anche da quella parte.
Vista la situazione, quindi, anche per esclusione, se anche la terza mozione la guidava Topo gigio l'avrei appoggiata con entusiasmo.

E siccome sono un inguaribile ottimista, mi auguro che i tanti orvietani di area progressista che sono schifati come il sottoscritto da tutto ciò, una volta tanto evitino di cadere nell'italico vizio di lamentarsi sempre ma di non fare nulla perchè le cose cambino, e si impegnino direttamente per sostenere la nostra lista sia, per chi è iscritto, al Congresso, sia, per chi non lo è, alle primarie del 25 ottobre.
Lì. il 25 ottobre appunto, non ci saranno sotterfugi, giochi di corrente, convenienze di poltrone e fregnacce varie...no, lì, ogni cittadino può dire la sua...

Se prevarrano coloro che se ne fregano, che non andranno a votare, salvo poi continuare a borbottare che la sinistra così messa fa schifo, beh, allora prepariamoci a rivedere le solite facce a decidere i destini della nostra città, quella città che ora hanno regalato (anche con un aiutino) alla destra.

Ma se invece il 25 ottobre i cittadini di sinistra avranno il coraggio e la forza di dare un segnale inaspettato agli arroganti politicanti e arruffoni, credo che l'energia liberatoria che ne deriverebbe sarebbe un toccasana per la città e anche per questo agonizzante partito...
che potrà rigenerarsi... rigenerare... e riavvicinare alla politica quanti ne hanno un concetto più nobile...
...e allora colui che aspetta sulla riva del fiume qualcosa potrà ammirare...
la passione... il risveglio di parole che la sinistra pare aver dimenticato...
parole come etica, libertà , solidarietà..._

E i politicanti?
Forse, davvero, una risata li seppellirà.